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Pallavolo - L'Italia supera 3-1 la Cina e vola in semifinale mondiale: 29 punti di Egonu, Danesi super

Marco Arcari

Aggiornato 13/10/2022 alle 16:03 GMT+2

PALLAVOLO, MONDIALI 2022 (F) - L'Italvolley centra la semifinale iridata, superando 3-1 la Cina grazie ai 29 punti di Paola Egonu, a una spaziale Anna Danesi e alle giocate decisive di Miriam Sylla. Le Azzurre attendono ora Brasile o Giappone, giovedì 13 ottobre 2022 alle ore 20:00, ma intanto si godono l'ingresso tra le migliori quattro nazionali al mondo.

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Meravigliosa Italvolley! Come successo nell'edizione 2018, la Nazionale allenata da Davide Mazzanti tornerà a giocarsi una medaglia dopo aver superato 3-1 la Cina nei quarti di finale dei Mondiali femminili 2022. A poco più di settantadue ore dall'ultimo impegno, quel 3-0 rifilato proprio alla nazionale cinese, che aveva chiuso la seconda fase, le Azzurre replicano nel primo turno a eliminazione diretta e conquistano una semifinale meritatissima, attendendo ora uno tra Brasile e Giappone.
Nel 3-1 rifilato alla squadra allenata da coach Cai Bin, Paola Egonu è ovviamente ancora decisiva. L'opposto Azzurra chiude con 29 punti, pagando indubbiamente qualche passaggio a vuoto in attacco ma trascinando le compagne nel momento di maggiore difficoltà, ovverosia dopo un 3° set perso 13-25 e che sembra poter spezzare l'intensità mentale della Nazionale. Il problema dei blackout, in termini di concentrazione, si ripresenta in tutta la sua forza, non intaccando però il rendimento personale di Anna Danesi. La centrale chiude con 12 punti (4 muri), lavorando benissimo a rete quando l'Italia necessita di realizzare i break decisivi e salendo in cattedra anche dai nove metri nella frazione conclusiva. A loro si aggiunge anche una Miriam Sylla capace di riemergere dalle difficoltà patite in ricezione per dominare coi soliti colpi in attacco da posto 4 e distanziare definitivamente la Cina nel 4° set.
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La partita

Dominare e volare sul 2-0 con estrema facilità. Patire un blackout inatteso - per quanto non sia il primo visto in questo Mondiale - e scivolare nel baratro di un 13-25 che potrebbe spezzare il ritmo mentale di qualsiasi squadra, estromettendola completamente dal match. Ciò nonostante, ritrovare la lucidità necessaria per non disunirsi, riprendere a giocare con una buona correlazione muro-difesa e rigenerarsi in attacco, per prendersi così un 3-1 meritato e che consentirà di giocare per una medaglia anche a questa rassegna iridata. Si può riassumere così il successo dell'Italvolley di coach Mazzanti, con quest'ultimo che preferisce ancora una volta Marina Lubian a Cristina Chirichella per far coppia con Danesi e, almeno per due set, lo fa a ragion veduta. La nuova centrale dell'Imoco Conegliano è infatti devastante dai nove metri e perfetta coi 1° tempi, chiudendo il set iniziale da seconda realizzatrice dell'incontro (5 punti, dietro ai 6 di Egonu) e confermando di essere dotata di un servizio - ibrido tra salto top-spin e salto-flot - capace di mandre in tilt tutta la ricezione avversaria. La Cina paga invece le condizioni fisiche tutt'altro che perfette della sua stella, Yingying Li, per quanto la schiacciatrice sia stoica con una serie di grandi pipe e tanta classe nel corso della sfida, e soprattutto il rendimento davvero altalenante della sua palleggiatrice titolare. Linyu Diao è infatti molto imprecisa e, dalle sue mani, dipendono molti dei rally dei primi due set. La panchina se ne accorge e decide così di cambiare, dando spazio sul taraflex alla leggenda cinese Xia Ding per variare volto a uno 0-3 che sembra scritto.
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L'ingresso della palleggiatrice "di riserva", risveglia l'attacco della nazionale cinese, dal momento che Ding varia molto bene le aperture, beneficia del quasi innato feeling al centro con Hanyu Yang e, come si dice in gergo, apre bene la rete permettendo alle sue attaccanti di non finire tra le grinfie del muro Azzurro. L'Italia si disunisce, imbarca in ricezione e costringe coach Mazzanti a una serie di cambi utile a far rifiatare le titolari e rimetterle in ritmo quanto a intensità emotiva. Il 13-25 del 3° set è però una mazzata e conferma un leitmotiv già visto in questo Mondiale: le difficoltà in ricezione e il rendimento molto altalenante dell'attacco in posto 4. Egonu non può infatti bastare da sola per questi livelli d'élite e, se la coppia Bosetti-Sylla non è capace di mettere palla a terra con continuità, per l'Italia diventa tutto tremendamente complicato, ancor più quando la ricezione negativa non consente di velocizzare il gioco col 1° tempo. Poco male, almeno per oggi, visto che Egonu ritorna in missione nel set decisivo e Sylla, come già anticipato, cambia marcia, compensando anche l'opaca prova di una Bosetti comunque sempre incisiva coi turni in battuta. L'opposto firma 10 punti nel 4° set, compresi quelli utili a scavare il solco decisivo, e trascna le compagne a una semifinale iridata che rappresentava sicuramente un obiettivo minimo ma non era risultato scontato, visto l'andamento un po' altalenante di questa Italia. La sensazione è che il 90% di ogni gara dipenda solo e soltanto dalle Azzurre, nel bene e nel male. Il k.o. contro il Brasile ha però insegnato che non basta giocare due set ai limiti della perfezione e altre squadre (soprattutto la Serbia) sembrano aver tenuto finora un'intensità più regolare nel corso di questa manifestazione. La semifinale è comunque centrata, ora non resta che attendere il 13 ottobre alle ore 20:00 e l'avversaria, una tra Brasile e Giappone.

Il tabellino

Italia - Cina 3-1 (25-16; 25-22; 13-25; 25-17)
  • Italia: Lubian 9, Gennari, Bonifacio n.e., Malinov, De Gennaro (L), Fersino (L) n.e., Orro 1, Bosetti 6, Chirichella n.e., Danesi 12, Pietrini 1, Nwakalor n.e., Sylla 12, Egonu 29. All. Mazzanti.
  • Cina: Yuan 9, Diao 1, Yang 6, Gao , Gong 9, Yua. Wang 3, Jin, Yun. Wang 11, Li 14, W. Wang (L), Ding 4, M. Wang (L) n.e., Chen n.e. All. Bin.
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