Qualificazioni Olimpiadi 2024 - L'Italia è vivissima e sogna Parigi! 3-0 alla Germania, 24 punti di Antropova

Il sogno di Parigi 2024 resta vivissimo per l'Italvolley femminile. Le Azzurre superano infatti con un netto 3-0 la Germania e rimangono ai vertici della classifica nella Pool C del torneo di qualificazione ai prossimi Giochi Olimpici. Sarà così decisiva la partita contro le padrone di casa della Polonia, in programma domenica 24 settembre 2023, dalle ore 20:30, sul gerflor dell'Atlas Arena di Lodz. Come già successo tante volte in questo preolimpico, l'Italia si gode lo show di Ekaterina Antropova, clamorosa nel realizzare 24 punti col 57% di efficienza offensiva.

Oltre all'opposta, brillano però molto le stelle di altre tre Azzurre. Myriam Sylla è infatti in versione trascinatrice e, nei primi due set, mette a terra qualsiasi alzata delle compagne con grande varietà di colpi. Marina Lubian domina il 3° periodo, bombardando la ricezione tedesca a suon di ace (5) e facendo malissimo pure in fast dopo due set per lei offensivamente complicati. Beatrice Parrocchiale è infine superba in difesa quando chiamata a dare ulteriore solidità alla seconda linea italiana. Alla Germania non bastano i 18 punti di una scatenata Lena Stigrot.

Indiscutibilmente, una grande risposta dopo il k.o. contro gli Stati Uniti, ma anche l'ulteriore conferma delle qualità che possiede questa Italvolley 2.0. Messa spalle al muro, la Nazionale di Davide Mazzanti risponde da squadra in missione, devastando la ricezione tedesca con ottimi turni in battuta (pure salto-float) e togliendo così a Pia Kastner, palleggiatrice avversaria, la possibilità di giocare veloce con le centrali Scholzel-Weitzel, ossia con le giocatrici che fin qui avevano rappresentato il punto di riferimento offensivo per la squadra allenata da Vital Heynen. Un tecnico che mostra nuovamente il suo carattere fumantino, ma che si scalda inutilmente per la presunta antisportività di un'esultanza che Lubian "dedica" a Kastner, dimenticandosi colpevolmente dell'urlaccio che la stessa palleggiatrice aveva rifilato alla centrale italiana dopo averne murato un tentativo di prima intenzione. Insomma, partita vera fino alla fine, vinta più che meritatamente dalle Azzurre. La qualità dai nove metri, come già anticipato, fa la differenza, anche perché il duo Antropova-Lubian trova una continuità impressionante e riesce così a mettere a ferro e fuoco la seconda linea tedesca, ampliando comunque il già egregio lavoro svolto dai turni al servizio di Elena Pietrini o Francesca Bosio. La schiacciatrice italiana, sebbene ancora non al meglio dopo il violento attacco influenzale patito qualche giorno fa, è preziosissima in diversi momenti della sfida e regala qualche colpo da highlight. La regista parte invece con un po' di imprecisione, ma in corso d'opera gestisce al meglio la distribuzione e tiene così in ritmo qualsiasi compagna, lavorando pure molto bene a muro a livello individuale tra 2° e 3° set.

Se la ricezione ogni tanto traballa ancora un po', soffrendo in particolare le atipiche salto-float di Marie Scholzel, la qualità in attacco e in fase-break delle Azzurre è pressoché ottimale. L'Italia ricostruisce tanto e bene, anche perché tiene la ricezione avversaria staccata di diversi metri da rete e agevola così il lavoro delle giocatrici chiamate a rete per l'esecuzione del muro, oltre che per merito di una fase difensiva a tratti perfino spettacolare. Il 2° set, l'unico davvero combattuto e in equilibrio fino agli ultimi scambi, viene poi deciso dalle giocate di Anna Danesi. La centralona in forza a Novara paga ancora un'evidente stanchezza, che la rende meno esplosiva e determinante del solito, ma piazza la zampata da campionessa proprio nel momento in cui la Germania sembra in procinto di riaprire la partita. Prima il muro su Kimberly Drewniok per il provvisorio 22-21, poi quello contro il tentativo avversario di pipe, che chiude il set (25-22) e spezza anche le ultime resistenze mentali delle giocatrici tedesche, fin lì a contatto grazie ai colpi di una tarantolata Stigrot (8 punti nel 2° set). Infine, menzione speciale per il 3° set giocato da Lubian. Marina soffre molto nelle prime frazioni, specie in attacco, ma cambia completamente marcia quando la Germania decide di mettere la sfida sul piano emotivo, galvanizzandosi per una murata subita e schiantando le avversarie a suon di battute e fast. Carattere e grinta che serviranno molto nella gara contro la Polonia, anche perché l'Atlas Arena sarà infuocata dal tifo di oltre 13.000 tifosi polacchi. Un esame che le Azzurre non possono fallire, anche per mettere a tacere le critiche che continuano a essergli mosse e in cui sono considerate come giocatrici incapaci di vincere contro le nazionali più attrezzate e preparate.

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