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Serie A1 - Capolavoro Novara! Batte al tie-break Milano nonostante la coppia Egonu-Sylla e sogna il 2° posto

Marco Arcari

Aggiornato 11/02/2024 alle 00:25 GMT+1

PALLAVOLO, SERIE A1 - Capolavoro dell'Igor Gorgonzola Novara! Senza Bosetti e con capitan Chirichella in panchina, le Zanzare battono in trasferta l'Allianz Vero Volley Milano e sognano il 2° posto in classifica dietro soltanto a Conegliano. A Milano non bastano i 28 punti di Egonu e nemmeno i 20 di Sylla. MVP Akimova (23), grandiosa Bonifacio e spaziale Fersino.

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Oltre due ore e mezzo di partita, giocate individuali a tratti clamorose ma anche sistemi di gioco non sempre perfetti, e una sola certezza: l'Igor Gorgonzola Novara è una squadra che può ambire a giocarsela contro tutte le avversarie di questa Serie A1 Tigotà 2023-24. La conferma arriva esplicitamente dal successo che le Zanzare colgono nell'anticipo della 7ª giornata di ritorno, sul taraflex dell'Allianz Vero Volley Milano. Nonostante i 28 punti di Paola Egonu e i 20 realizzati da Myriam Sylla, Novara vince infatti al tie-break (15-12) e dopo una partita sontuosa.
Nemmeno l'assenza di Caterina Bosetti frena l'entusiasmo dilagante della squadra allenata da Lorenzo Bernardi, dal momento che Vita Akimova gioca quasi alla pari il duello di posto due con Egonu risultando MVP della sfida, Sara Bonifacio conferma l'incredibile momento di forma ed Eleonora Fersino è semplicemente spaziale davanti a un mostro sacro del ruolo quale Brenda Castillo (oggi tutt'altro che perfetta). Milano invece è la solita Milano: a tratti incomprensibile nelle scelte tecniche del suo allenatore, Marco Gaspari, ma anche troppo, troppo incostante.
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La partita

Nel big match più atteso prima delle Final Four di Coppa Italia, Novara incrina le già fragili certezze di una Vero Volley mai efficace in battuta e tradita anche dalle scelte del suo allenatore. Gaspari decide di lasciare nuovamente in panchina Helena Cazaute e Dana Rettke per offrire altre titolarità a Kara Bajema e Laura Heyrman, ma dal 3° set deve di fatto sconfessare le sue scelte iniziali con dei cambi che, per il modo in cui si evolvono quarto parziale e tie-break, risultano decisamente tardivi. Bajema è lontana parente della giocatrice che fece le fortune del VakifBank tra il gennaio e l'aprile scorso, mentre Heyrman a muro non riesce - almeno ora come ora - a lavorare bene come un tempo. Il 3° set è la perfetta summa pallavolistica di questa partita: poca efficacia dai nove metri e tanti errori generalizzati di Milano, evidente solidità nel cambio palla e ottima distribuzione in regia da parte di Novara. Merito anzitutto della coppia Bosio-Fersino. L'alzatrice vince innegabilmente il duello sotto rete con Alessia Orro, ossia tra le due principali candidate a tenere in mano le redini della Nazionale in un'estate che si preannuncia già caldissima. La libero fa invece semplicemente un altro sport, volando ovunque in difesa, rendendo quasi possibile anche ciò che pare a tutti irrealizzabile e tenendo un clamoroso 54% di ricezione perfetta. Senza dimenticare l'impatto di Bonifacio, di nuovo preferita a capitan Chirichella - tanti auguri a lei, in un compleanno festeggiato al meglio - e capace di chiudere con 14 punti (2 muri, 1 ace) oltre che tanta qualità in ogni fondamentale, perfino la difesa. Sarebbe tuttavia ingiusto dimenticare l'apporto di Anne Buijs e Greta Szakmary, entrambe decisive seppur in fasi diverse di questo anticipo nonché ultra-responsabilizzate dall'assenza forzata della fenomenale Bosetti, oggi a referto ma da seconda libero e così mai entrata in campo.
Milano non resta certo a guardare, anche perché Egonu a tratti è debordante e, sebbene gli ingressi dalla panchina di Cazaute e Rettke risultino devastanti, non meriterebbe comunque di vincere questa partita. Troppo poca l'efficacia in battuta - ben più di quanto possano far pensare i 16 errori presenti sul tabellino ufficiale - così come eccessivi i balbettamenti in ricezione, perfino contro una squadra che di certo non ha nel servizio il suo fondamentale migliore (per quanto buono). La prova di Rettke è poi lo specchio di una gestione che lascia un bel po' perplessi. Il feeling della centrale con Orro è evidente, così come i suoi (piccoli) miglioramenti a muro e l'energia che riesce a trasmettere anche alle compagne: 11 punti in neanche due set, per una centrale, sono fatturato incredibile, che non può passare sottotraccia. Così come non può passare in cavalleria la scelta tecnica di puntare su Bajema, a patto che la coppia Cazaute-Daalderop non abbia persistenti problemi fisici che non ci è comunque dato sapere, vista la (a volte incomprensibile) pretattica che esiste nel massimo campionato italiano femminile. Nell'evoluzione di una stagione, ci sono sconfitte che pesano più di altre. Se quella contro il "dream team" Conegliano poteva starci, anche nella misura, questa è invece difficile da comprendere. La pallavolo resta però sport in cui ciò che vale per l'oggi diventa poi carta straccia per il domani, quindi nessun processo di sorta e barra sempre dritta. Senza comunque dimenticare che, attualmente, l'Imoco resta svariati gradini sopra a un club che quest'anno avrebbe voluto colmare le lacune con le migliori della classe. Per ora compito non ancora portato a termine, ma c'è tempo. Le Final Four di Coppa Italia offriranno un ulteriore banco di prova, senza parlare dei quarti di finale della Champions. C'è chi esultava perché Milano è nella parte di tabellone del Fenerbahce, mentre tutte le altre big (Conegliano, Eczacibasi, Scandicci e VakifBank) sono in quella opposta. Valli a capire, sinceramente...

Il tabellino

Allianz Vero Volley Milano - Igor Gorgonzola Novara 2-3 (27-29; 25-19; 19-25; 25-22; 12-15)
  • Milano: Cazaute 9, Malual, Heyrman 4, Folie 5, Orro, Prandi n.e., Pusic (L) n.e., Rettke 11, Bajema 5, Sylla 20, Egonu 28, Daalderop n.e., Candi 3, Castillo (L). All. Gaspari.
  • Novara: Szakmary 14, Guidi n.e., Bosio 3, Bartolucci n.e., De Nardi, Buijs 15, Fersino (L), Bosetti (L) n.e., Chirichella n.e., Danesi 8, Bonifacio 14, Akimova 23, Kapralova n.e. All. Bernardi.
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