Sanders (moto) e Al Rajhi (auto) vincono la Dakar 2025. Tommaso Montanari (35°), il migliore italiano al traguardo

DAKAR - Dopo due settimane trascorse sempre al comando della generale, Daniel Sanders (KTM) completa l'opera cogliendo il primo successo nell'iconico Rally Raid e regalando una bella gioia alla casa austriaca, in crisi finanziaria. Fra le auto il saudita Yazeed Al Rajhi (Toyota Overdrive) trionfa da privato, prendendosi la rivincita dopo il 2° posto nel 2024 alle spalle di Carlos Sainz.

Auto, tappa 11: Hurrà Ekstrom, Al Rajhi 3° e nuovo leader della generale

Video credit: Eurosport

Daniel Sanders e Yazeed Al Rajhi sono i trionfatori della Dakar 2025 nella classe moto e auto. Al termine di una maratona fra il deserto e le dune dell’Arabia Saudita, il rider australiano della KTM e il driver-idolo di casa della Toyota hanno ottenuto l’exploit che vale una carriera, l’acuto nel Rally Raid più iconico e impegnativo del mondo. Due successi maturati in maniera decisamente diverse: Sanders (capace di conseguire ben 4 vittorie di tappe nelle prime 5 speciali) è stato in vetta alla classifica generale dal prologo fino all’ultimo giorno rintuzzando alla grande gli attacchi di Schareina e Van Beveren (Honda), mentre Al Rajhi ha duellato fino all’ultimo km con Henk Lategan che si ha chiuso al secondo posto ad appena 3’57" di ritardo.

MOTO: L’ULTIMA TAPPA SORRIDE A DOCKERTY, SANDERS LEADER MAXIMO

La passerella finale fra le dune e il deserto di Shubaytah (61 km di speciale) sorride a Michael Dockerty che chiude con il crono di 54’11" consolidando il 14° posto nella generale. I riflettori però se li prende tutti Daniel Sanders, che a 30 anni e alla quinta partecipazione al Rally Raid più duro del mondo, ottiene la vittoria dopo una Dakar semplicemente strepitosa, comandata dall’inizio alla fine e in cui nel finale è stato abilissimo a gestire il ritorno di Tosha Shareina (Honda) e Adrien Van Beveren (Honda). Se per il rider australiano si tratta della prima affermazione, per il marchio di Mattighofen si tratta infatti del 20° successo nella Dakar, un trionfo che regala un barlume di serenità in un periodo complicato per la casa austriaca alle prese con una grave crisi finanziaria, che, si vocifera, potrebbe mettere a rischio addirittura la permanenza nel Mondiale MotoGP. Per quanto riguarda i piloti italiani, Tommaso Montanari (Fantic) come nel 2024 si è confermato il miglior rider tricolore chiudendo la maratona nel deserto al 35° posto a 12h dal vincitore Sanders. Tra gli italiani applausi anche per Andrea Winkler (42°), Tiziano Internò (46°), Manuel Lucchese (61°), Ottavio Missoni (78°) e Paolo Lucci (83°).

AUTO: AL RAJHI VINCE IL BRACCIO DI FERRO CON LATEGAN E ROMPE L’INCANTESIMO

L’Arabia Saudita è ai piedi di Yazeed Al Rajhi che -  un anno dopo il secondo posto assoluto alle spalle di Carlos Sainz – si prende la sua rivincita al volante di una Toyota Hilux T1+ privata gestita dal team Overdrive ed ottenendo la vittoria davanti alla propria gente nel Rally Raid più duro e iconico del mondo. Partito a fari spenti nella prima settimana, Al Rajhi è stato impeccabile ad uscire indenne dalla tappa di 48 ore e dalla speciale Marathon, prendendo giorno dopo giorno più ritmo e alzando ulteriormente i giri del motore nella seconda settimana, fino al sorpasso alla penultima tappa sul sudafricano Hank Lategan, a lungo al comando della generale ma che per soli 3’57" (secondo distacco più piccolo nella storia della competizione) si è dovuto accontentare del secondo posto. Completa il podio Ekstroem che ha relegato al quarto posto Nasser Al-Attiyah.
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Tappa 4, moto: Sanders implacabile, 4^ vittoria. Non accadeva dal 1997!

Video credit: Eurosport


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