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Il Giappone stupisce il mondo: disastro Sudafrica!

Davide Bighiani

Aggiornato 19/09/2015 alle 20:52 GMT+2

Al secondo match della Coppa del Mondo ecco il risultato più inatteso: il Giappone batte il Sudafrica n.3 al mondo. A sorpresa anche la Georgia, che batte Tonga; l'Irlanda invece passeggia (7 mete) contro Canada

Japan pushed South Africa right to the limit in a stunning contest

Credit Foto Reuters

SUDAFRICA-GIAPPONE 32-34
E' difficile dire che si possa trattare della "sconfitta più inattesa della storia della Coppa del mondo di rugby", ma certamente ci va molto vicino... Il Sudafrica perde con il Giappone e perde male: i due volte campioni del mondo commettono l'errore più vecchio del mondo: quello di sottovalutare gli avversari. E lo pagano molto caro. 80 minuti di euforia giapponese hanno tenuto con il fiato sospeso i tifosi delle due squadre al Brighton Community Stadium, che alla fine inneggiava ai giocatori in maglia bianca e rossa. Quindi vedere festeggiare i giocatori del Giappone, per la maggior parte dilettanti, diventa quasi una gioia per gli occhi: il rammarico è tutto per la formazione n.3 al mondo, sfilacciati, molli in campo e mai in possesso del pallino del gioco. 4 le mete (Louw, Du Plessis, De Jager e Strauss), ma tutte frutto di azioni pressoché individuali. Assolutamente di squadra la vittoria dei giapponesi, ottimamente guidati da Eddie Jones: Leitch al 30' e Goromaru al 69' mettono paura ai sudafricani, ma è la segnatura di Hesketh al 94' a mandare i titoli di coda a un match già entrato nella leggenda. I dei del rugby premiano la volontà dei giocatori nipponici di giocarsi anche l'ultimo possesso, evitando di calciare, ma continuando a insistere sulla mischia. Una grande lezione per il Sudafrica, una grande lezione per tutto il mondo del rugby.
TONGA-GEORGIA 10-17
Alla Coppa del Mondo non c'è nulla di scontanto: la prima dimostrazione arriva da Gloucester, dove la Georgia mette in mostra il suo volto migliore, riuscendo in una piccola impresa: battere Tonga per 17-10. La formazione isolana era considerata una vera e propria mina vagante all'interno del gruppo C, ma i georgiani si sono dimostrati più solidi e ordinati. E alla fine hanno avuto la meglio: merito di due mete, una per tempo, di Gorgodze e di Tkhilaishvili, e dell'ottima prestazione del 18enne Vasil Lobzhanidze, il più giovane esordiente in una rassegna iridata. Tonga ci prova in tutti i modi ma trova la meta quando ormai è tardi: al 71' segna Vainikolo, ma la Georgia riuscirà a difendere il proprio vantaggio sino alla fine, nonostante l'assalto disperato dei tongani.
IRLANDA-CANADA 50-7
Al Millenium Stadium di Cardiff non c'è assolutamente partita: gli irlandesi hanno una, due, tre marce in più rispetto ai rivali canadesi, assolutamente impreparati all'impatto devastante dei verdi, che in mezz'ora segnano la bellezza di quattro mete, assicurandosi già il punto di bonus, grazie a O'Brien, Henderson, Sexton e Kearney. Il secondo tempo è una formalità: arrivano altre tre mete irlandesi, con Cronin, ancora Kearney e Payne. Al Canada resta soltanto la segnatura della bandiera, da parte di van der Merwe al minuto 68.
Jonathan Sexton (Ireland) vs Canada
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