Castrogiovanni, addio alla Nazionale alla fine del Sei Nazioni? Per ora no

DaDavide Bighiani

Aggiornato 01/03/2016 alle 16:03 GMT+1

A darne l'annuncio è stato Sergio Parisse nel terzo tempo di Italia-Scozia: "Abbiamo giocato tante partite, tante battaglie, mi dispiace non ci sia stata una vittoria per poter festeggiare tutti insieme". Ma è stato lo stesso Castro a smentire in parte le parole del suo capitano: "Quando deciderò di smettere lo saprete direttamente dal sottoscritto"

Martin Castrogiovanni - Italia-Scozia 2016

Credit Foto LaPresse

La notizia data da Sergio Parisse riguardante il possibile ritiro dalla Nazionale di Martin Castrogiovanni al termine del VI Nazioni aveva destato non poca preoccupazione nei fan dell'Italrugby, e non solo. Ma è stato lo stesso 'Castro' a smentire - in parte - il suo capitano.

Ma facciamo un passo indietro, e vediamo quello che aveva annunciato Parisse. svelando il discorso tenuto nel corso del terzo tempo di Italia-Scozia: Sergio, compagno di lungo corso di Martin, ha confidato che è stato lo stesso Castro a dirlo al resto della squadra prima della partita di sabato dell'Olimpico. Il tutto è stato immortalato da un video che sta girando in rete. Ecco le parole di Parisse:

Oggi dentro lo spogliatoio abbiamo vissuto un momento molto particolare. Castro ha deciso che quella di oggi è stata sicuramente la sua ultima partita in Italia con questa maglia. Abbiamo giocato tante partite, tante battaglie, mi dispiace non ci sia stata una vittoria per poter festeggiare tutti insieme. Sono orgoglioso di aver giocato tante partite in nazionale con te. Hai scritto la storia con questa maglia".

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Ma sulla sua pagina di Facebook, Castrogiovanni ha voluto fare chiarezza sul proprio futuro, smentendo la notizia del ritiro:

Adesso il pilone rischia una squalifica per "stamping" (calpestare un avversario già a terra), dopo la citazione ricevuta dal commissioner del Sei Nazioni Wade Dooley. Londra sarà ascoltato domani a Londra e rischia uno stop più o meno lungo, a seconda della gravità dell'atto. Non è una "prima volta" per lui: nel 2014 ricevette una squalifica di due settimane per un placcaggio scomposto. Questa volta rischia di dire addio alla Nazionale in sordina.