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Castrogiovanni: “Non so se sarà la mia ultima partita: maglia azzurra seconda pelle”

Davide Bighiani

Aggiornato 19/03/2016 alle 13:07 GMT+1

Quattordici anni di azzurro e 119 caps insieme: per capitan Sergio Parisse e Martin Castrogiovanni, da quel giugno 2002 ad Hamilton, esordio contro gli All Blacks, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia.

Martin Castrogiovanni vs Wales

Credit Foto LaPresse

Sabato, al Principality Stadium di Cardiff (ore 14.30 locali, 15.30 in Italia, diretta DMAX e NOVE dalle 14.50), raggiungono all’ottavo posto dei più presenti di sempre Jason Leonard nell’ultima partita dell’RBS 6 Nazioni 2016. Di fronte il Galles che, svanite le chance di aggiudicarsi il Torneo dopo la battuta d’arresto di Twickenham, vuole e deve consolidare la seconda piazza.
“Negli ultimi mesi – ha esordito in conferenza Martin Castrogiovanni – in molti mi hanno chiesto del mio futuro. Non so se quella di domani sarà la mia ultima partita con la Nazionale, ma so che potrebbe esserlo. Di certo quello che è successo alla Rugby World Cup ha cambiato la mia vita. Non so ancora cosa mi riserverà il futuro, in questo momento non mi sento particolarmente dominante nel gioco. Ma qualunque cosa accada, sarò sempre a disposizione dell’Italia. Questa maglia per me è una seconda pelle”.
Dopo il pesante stop di Dublino, l’Italia cerca il riscatto per chiudere il Torneo con una prestazione da ricordare. “Reagire e mostrare orgoglio, è quello che mi aspetto e quello che dobbiamo fare” spiega il capitano azzurro, Sergio Parisse. “In questi giorni di allenamento a Dublino, dopo una partita pessima come quella contro gli irlandesi, ci siamo guardati in faccia uno con l’altro. Cosa ci siamo detti resta al nostro interno, ma di certo non vogliamo ripetere la prestazione della scorsa settimana”.
Una prova, viene fatto notare dalla stampa britannica al capitano dell’Italia, che ha riacceso il dibattito su promozioni e retrocessioni nel 6 Nazioni: “Ci siamo meritati di essere qui, di giocare in questo torneo, attraverso i nostri risultati. In passato ed anche recentemente. Ho il massimo rispetto per la Romania o la Georgia, ed è chiaro a tutti che noi stiamo attraversando un momento difficile, ma non mi sembra che in questi anni abbiano avuto risultati come i nostri, abbiano battuto la Francia due volte o l’Irlanda” ha analizzato Parisse.
“E’ un fatto che abbiamo sofferto moltissimi infortuni in questi mesi – ha proseguito il capitano azzurro – ed è evidente che abbiano influito sulla squadra, ma non credo ci sia un problema di preparazione fisica, molti ragazzi sono stati fermati da incidenti di gioco”.
Per Tommaso Allan, numero dieci dell’Italrugby, la gara di domani segnerà il debutto nel Torneo 2016 dopo aver saltato per problemi fisici la prima parte del 6 Nazioni: “Non è mai facile guardare i compagni da fuori, è stata dura e sono felice di rientrare. Sarà una partita dura, contro una delle migliori squadre al mondo. Io spero di aiutare la squadra nel migliore dei modi. Rispetto al passato, anche recente, la competizione interna per il ruolo di apertura si è alzata molto, con degli atleti giovani e di talento, e questo non può che fare bene alla nostra Nazionale”.
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