Mallett cambia

Chiudere il periodo dei test-match di novembre con una vittoria. In un sabato di grande rugby che proporrà perfino la rivincita della finale mondiale del 2007, con Inghilterra-Sudafrica che stavolta si gioca a Twickenham (ma sono da non perdere anche Galles-Nuova Zelanda e Francia-Australia), torna in campo anche la nazionale che continua a perdere e nonostante questo ad incontrare il favore del pubblico: l'Italia di Nick Mallet, per la quale stavolta non sono ammessi passi falsi.

Battuta immeritatamente dall'Australia a Padova, l'Italrugby non ha saputo confermarsi sabato scorso a Torino contro l'Argentina, permettendo ai Pumas di prendersi la rivincita (14-22) della sfida del giugno scorso a Cordoba, quando gli azzurri s'imposero a sorpresa. L'avversario di turno domani al Giglio di Reggio Emilia sono i Pacific Islanders, selezione che raggruppa i migliori giocatori di Fiji, Tonga e Samoa, terre oceaniche dove la palla ovale è quasi una religione.

Non è un compito dei più facili, ma Lo Cicero e soci ritengono che debba finire il tempo delle sconfitte onorevoli, anche perché all'esordio nel prossimo Sei Nazioni, il 7 febbraio a Twickenham contro l'Inghilterra (appena tre giorni dopo a Londra ci sarà Italia-Brasile di calcio), mancano poco più di due mesi.

Sciolto con il 'Captain's Run' l'ultimo dubbio legato alla formazione (Toniolatti in panchina con la maglia numero 20, Canavosio a riposo in tribuna) l'Italrugby ha terminato la preparazione e sabato alle 15 cercherà di chiudere al meglio i suoi impegni novembrini contro una selezione alla terza tournee europea della sua storia.

"I Pacific Islanders - spiega Mallett alla vigilia - sono una squadra temibile, il cui gioco veloce ed incentrato sui trequarti è sicuramente favorito dalle nuove regole. Non ci aspetta una partita facile, ma in questa settimana abbiamo lavorato conoscendo bene quali sono i pregi ed i difetti dei nostri avversari. Mi aspetto che, rispetto alla scorsa settimana contro i Pumas, la squadra riesca a concretizzare sul campo quanto provato in allenamento. Contro gli argentini - continua il ct azzurro - non siamo riusciti a giocare, ad esprimerci come avremmo dovuto e voluto. Un problema che dovremo superare contro i nostri avversari di domani. Non mi interessa se le ultime due sconfitte sono arrivate contro la terza e la quarta squadra del ranking mondiale (l'Italia è attualmente 11/ma n.d.r.): io sono l'allenatore dell'Italia, e penso esclusivamente al gioco della mia squadra".

Quanto ai Pacific Islanders, si tratta appunto della selezione dei migliori giocatori di Fiji, Samoa e Tonga, nata nel 2004 per fare fronte ai problemi economici delle singole nazionali di fronte ai costi delle trasferte europee. Da allora, negli otto test match internazionali disputati, gli Islanders pur collezionando bella figure non hanno mai vinto, compreso il match di sabato scorso contro la Francia: ma fino al momento in cui sono rimasti in quattordici, per l'espulsione del figiano Napolioni Nalaga per un placcaggio 'spaccaossa' ai danni di Elissalde, uscito in barella dopo aver perso conoscenza, erano in vantaggio per 6-3.

Ogni partita degli Islanders comincia con la loro haka "Siva Tau": tau significa guerra e siva vuol dire azione. Il tutto per dire che per queste tre nazioni il rugby è anche e soprattutto combattimento. Gli azzurri si regolino di conseguenza.

Queste le formazioni annunciate:

Italia: 15 Masi; 14 Robertson, 13 Bergamasco Mi., 12 Garcia, 11 Pratichetti; 10 Marcato, 9 Travagli; 8 Parisse, 7 Bergamasco Ma., 6 Sole; 5 Bortolami, 4 Reato; 3 Nieto, 2 Ghiraldini, 1 Aguero. (16 Ongaro, 17 Lo Cicero, 18 Perugini, 19 Zanni, 20 Toniolatti, 21 McLeane, 22 Pavan). Allenatore: Mallett.

Pacific Islanders: 15 Ratuvou; 14 Tagikakibau, 13 Mapusua, 12 Taione, 11 Delasau; 10 Bai, 9 Martens; 8 Koyamaibole, 7 Latu, 6 Vaki; 5 Hehea, 4 Levi; 3 Pulu, 2 Fuga, 1 Vàa. (16 Koto, 17 Leaaetoa, 18 Naevo, 19 Pole, 20 Rauluni, 21 Rabeni, 22 Williams). Allenatore: Fielea.

Arbitro: Barnes (Inghilterra).