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L'Italia non vuole

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Pubblicato 15/11/2008 alle 15:42 GMT+1

Passo indietro degli azzurri, sconfitti 22-14 nel test match con l'Argentina

Dopo la bella bella figura contro l'Australia, nelle parole pronunciate in settimana da Mallett e dal capitano Parisse era lecito attendersi un'ulteriore crescita del XV azzurro e, magari, una vittoria al posto della solita 'sconfitta onorevole'. Invece, il passo avanti tanto agognato non c'è stato e, anzi, gli azzurri hanno offerto una prestazione abbastanza scadente. Il rammarico crece se si pensa che di fronte c'era un'Argentina per nulla trascendentale, ma sicuramente più squadra rispetto all'Italia, combattiva nel primo tempo per poi disunirsi nella ripresa e prendere il colpo del ko, leggasi la meta di Carbello, proprio quando era in superiorità numerica.
Nei primi 40 minuti il match ha vissuto sul filo dell'equilibrio per quasi tutta la sua interezza, con le due difese molto compatte e attente a non concedere spazi negli ultimi 22 metri. Il risultato si sblocca solo al 25' con il calcio piazzato di Contepomi, a cui replica dopo 5 minuti Marcato, finalmente a segno dopo i due errori precedenti. Sul finire del primo tempo iniziano le prime difficoltà per gli azzurri, che concedono altri due calci piazzati troppo semplici per il piedino fatato di Contepomi, che porta sul 9-3 l'Argentina all'intervallo.
Il capitano argentino apre anche la ripresa con un altro calcio piazzato a segno, ma Marcato ristabilisce immediatamente le distanze e tiene in partita l'Italia con un drop. Tuttavia i muscoli dei Pumas vengono fuori alla distanza, e si sentono quando Roncero viene ammonito e lascia in 14 i sudamericani per 10 minuti. Anzichè subire, l'albiceleste trova la meta con Carballo, che al 50' prende d'infilata la difesa italiana e segna indisturbato. E' sempre Contepomi, con la successiva trasformazione, a portare il risultato sul 19-6.
Marcato fa in tempo a realizzare il terzo piazzato personale prima di infortunarsi e lasciare gli ultimi 20 minuti a Orquera. Ancora Contepomi, quasi infallibile, porta a 17 i punti personali e a 22 quelli argentini mettendo a segno il quinto calcio piazzato della giornata e solo all'ultimo minuto, con i Pumas nuovamente in 14 per un'altra ammonizione, l'Italia trova finalmente la meta con Masi. Orquera fallisce la successiva trasformazione ma poco conta ai fini del risultato. Ormai la partita era da tempo nella mani dell'Argentina, che vince con merito. Sconfitta dura da digerire per l'Italia, che adesso rischia fortemente di uscire dalla Top 10 mondiale.
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