GALLES-FRANCIA

Con un paio di infortunati dopo pochi minuti e un uomo in meno per 61' al Galles serviva un mezzo miracolo per non cadere sotto gli assalti dell Francia nella prima semifinale mondiale: ciò non è accaduto e allora Les Bleus possono assaporare la loro terza finale iridata. Iniziano bene i gallesi, che sembrano in grado di condurre il match con il gioco al piede e la velocità dei propri giovani, ma al 19' ecco il rosso a capitan Warburton per uno "spear tackle" su Clerc.

Da quel momento la partita cambia: grande sofferenza per i Dragoni, ridotti in quattordici effettivi, e match in discesa per i transalpini. Dopo un primo tempo chiuso sul 6-3, la Francia si impadronisce della ripresa, senza dare spettacolo ma con un gioco che bada al sodo. Il Galles non molla, firma una meta con Mike Phillips, sfiora il vantaggio con un gran calcio di Halfpenny, ma alla fine deve arrendersi per 9-8.

Nel 1987 i francesi persero in finale contro la Nuova Zelanda, nel 1999 cedettero di fronte all'Australia: guarda caso proprio le due squadre che si giocheranno un posto anche per l'atto conclusivo di quest'anno...

La pioggia che batteva sull'Eden Park nell'imeddiato pre-partita come per magia si spegne al fischio d'inizio dell'arbitro irlandese Rolland. La Francia spreca un buon attacco con un in-avanti e viene punita sul capovolgimento di fronte: capitan Dusatoir commette offside, James Hook mette a segno i primi punti del match con una precisa punizione. Il numero 10 gallese ha la chance di raddoppiare al 12', ma scivola al momento di calciare. La squadra più in palla è il Galles, ma al 19' ecco l'episodio che ribalta le sorti dell'incontro: il giovane capitano gallese, Sam Warburton effettua uno spear tackle su Vincent Clerc e si becca un sacrosanto cartellino rosso. Galles con l'uomo in meno e la gara in salita; Francia subito al pareggio con il calcio di Parra e con la possibilità di fare molto male. La gara però rimane equilibrata, e se Hook non calciasse fuori al 31' i Dragoni sarebbero addirittura in vantaggio. Il 6-3 però è francese quando Dan Lydiate concede a Parra la chance di trasformare per vie centrali. Nel finale di tempo Hook, sempre lui, prova a pareggiare ma il suo drop nasce male e finisce peggio. 6-3 e riposo.

La Francia nella ripresa non fa certamente rugby-champagne ma bada a raccogliere punti: Parra prova subito la soluzione con il drop, ma non ha fortuna nella direzione. A Gatland serve l'esperienza e allora dalla panchina si alza Stephen Jones (103 caps con il Galles), per rilevare un deludente Hook. La Francia però domina mischia e maul: grazie a quest'ultima arriva il calcio di Parra per il 9-3. Il Galles non è morto, anzi, è proprio la formazione in maglia rossa a tenere più alta la pressione offensiva: e alla fine trova un buco, per gentile concessione di Pape, andando in meta con Mike Phillps al 58'. L'Eden Park sembra il Millenium Stadium ma Stephen Jones, favoloso nel calcio lungo che aveva portato alla meta, sbaglia quello di trasformazione, permettendo ai francesi di mantenere il minimo vantaggio (9-8). La Francia non si fa certo ammirare per il proprio gioco, anzi è il Galles a mostrare coraggio e attributi sino all'ultima stilla di energia. Halfpenny prova a mettere dentro dalla linea di metà campo, ma il suo tiro rimane corto per qualche centimentro. Il punteggio parla chiaro: la squadra di Lievremont mantiene il punticino di vantaggio sino all'80' e può festeggiare la terza finale mondiale. Ora sotto con una tra Australia e Nuova Zelanda: auguri!