Coppa del Mondo 2022/2023, prima manche di slalom clamorosa: out Kristoffersen e Noel, Braathen in testa, Sala in top-10

Adelboden non fa sconti, neanche in slalom. Fu così l’anno precedente - quando uscirono tutti i pretendenti per il pettorale rosso in una gara folle - e anche quest’anno taglia fuori dalla prima manche nomi grossi. Due boati di sconcerto aprono la quarta prova tra i pali stretti della Coppa del Mondo 2022/2023: prima per un’inforcata di Kristoffersen, con il leader di specialità e principale favorito sulla carta che deve risalire accumulando tanti secondi, venendo così escluso dalla seconda manche nonostante faccia segnare il miglior parziale nell’ultimo settore; a seguire il campione olimpico in carica Clement Noelsi stende sul ripido e incassa il terzo zero della stagione, a pochi giorni di distanza dal podio del presunto riscatto.

A metà gara dello slalom di Adelboden ritroviamo così al comando Lucas Braathen, capace di reagire all’uscita in gigante e autore di una prova d’intelligenza. Controlla all'inizio del ripido, dove tutti gli altri prima di lui avevano sbagliato, fa la differenza all'ultimo settore incamerando un vantaggio prezioso in vista della manche decisiva. Alle spalle di Pinheiro per poco più di mezzo secondo ecco Loic Meillard, che infiamma il muro rossocrociato sulle tribune, pronto a confermarsi sul podio dopo il terzo posto del giorno prima tra le porte larghe. Completa la top-3 virtuale il tedesco Linus Strasser a sei decimi di ritardo, aprendo un'interessante corsa per il podio fino all'ottava posizione di Tommaso Sala, migliore degli italiani. Il 27enne valtellinese, a +1.34 dalla vetta e quasi sette decimi e mezzo dal terzo posto, disputa la sua tipica manche in controllo rimanendo costantemente con i migliori, intento a migliorare il career best in Coppa del Mondo eguagliato nel precedente slalom.

Kristoffersen rischia così di perdere la vetta della classifica di slalom nel suo momento migliore della stagione, mancando inoltre il sorpasso su Kilde al secondo posto della generale. Potrebbe approfittarne dunque l'austriaco Manuel Feller, dietro di sole 15 lunghezze nella graduatoria di specialità, che però non deve andare oltre il quarto posto attuale in caso di vittoria di Braathen. E a proposito di Norvegia, nonostante la mancanza della tigre di Raelingen e l'uscita dell'oro iridato Foss-Solevaag, troviamo comunque ben tre scandinavi nelle prime sei posizioni, con l'altro classe 2000 McGrath sotto al secondo a precedere Timon Haugan, sesto ex-aequo con Marco Schwarz (a 56 di ritardo dal podio). Chiudono la top-10 alle spalle di Sala i padroni di casa Daniel Yule e Ramon Zenhaeusern, ma il treno per entrare nei migliori dieci è ancora acciuffabile. Anche da parte di un ritrovato Alex Vinatzer, quindicesimo a metà gara (+2"10, meno di mezzo secondo dalla decima piazza) pensando quasi esclusivamente a passare sotto il gonfiabile dell'arrivo, ancora a caccia dei primi punti stagionali. L'anno scorso il gardenese classe '99 fu autore di una splendida rimonta, che possa essere di buon auspicio.

Sono quattro in totale gli azzurri qualificati alla seconda manche: oltre ai già citati Sala e Vinatzer in top-15, si conferma tra i migliori trenta Stefano Gross (22° a quasi tre secondi, sperando in un'altra scalata come il quinto posto di Garmisch) e ci ritorna con un po' di fatica Giuliano Razzoli (25°). E attenzione perché la tracciatura della prossima manche, in programma alle 13:30, parla italiano. Verrà disegnata dal tecnico degli azzurri Simone Del Dio, con l'obiettivo di avvantaggiare il nostro quartetto.