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Marco Odermatt al comando per dispersione già dalla prima manche del gigante di Adelboden, De Aliprandini buon 6°

Luca Montanari

Aggiornato 06/01/2024 alle 12:14 GMT+1

SCI ALPINO - Gara nella gara nella spettacolare cornice del gigante maschile sul Chuenisbärgli: Marco Odermatt ha più di un secondo di vantaggio e va verso uno storico tris su questa pista, ma è bagarre apertissima per il secondo posto con Brennsteiner davanti a Kilde. In corsa per il podio anche gli azzurri De Aliprandini (6°, +1.37) e Vinatzer (14°, +1.73). Forfait di Pinturault, presto padre.

"È un mostro!" Odermatt il dominatore, rivivi la sua prima manche

La Coppa del Mondo maschile non poteva trovare contesto migliore per cominciare il 2024: il meraviglioso gigante di Adelboden si trasforma in una bolgia già dai primissimi minuti e, nonostante l’ennesima dimostrazione di prepotenza del fenomeno Marco Odermatt tra le porte larghe in prima manche, lo spettacolo non manca in vista della decisiva seconda (in programma alle ore 13:30). È gara nella gara sulla Chuenisbärgli in versione "ridotta" (la nebbia ha costretto l'abbassamento del gate di partenza): da una parte il padrone di casa leader della generale fa un altro sport, viaggia oltre un secondo più veloce di tutti gli altri pennellando il muro finale e va verso uno storico tris consecutivo sotto la marea rossocrociata già in fibrillazione; dall’altra una corposissima lotta per il podio, con i primi dieci inseguitori racchiusi in mezzo secondo.
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Finalmente De Aliprandini! Sesto tempo nella nebbia

Il più veloce degli umani a metà gara è l'austriaco Stefan Brennsteiner, per due terzi di manche quasi alla pari di Odermatt e staccato di 1"04 al traguardo. In un gigante per puristi, a sorpresa in zona podio troviamo pure Aleksander Aamodt Kilde (3° a +1.15). Dopo Manuel Feller (4° a +1.24) tutti sono compressi fino alla quindicesima piazza. Perciò resta in piena corsa per il podio il redivivo azzurro Luca De Aliprandini: l'argento iridato del 2021 è uno dei migliori sullo Zeilhang (il muro finale da brividi caratteristico di Adelboden) recuperando margine dagli altri big e inserendosi al sesto posto provvisorio (+1.37) a poco più di due decimi dalla terza casella. Attorno a lui i norvegesi Atle Lie McGrath (5° a +1.34) e Rasmus Windingstad (7° a +1.39). Seguono il ritrovato francese Thibaut Favrot (+1.42), lo svizzero Gino Caviezel (+1.46) e la giovane promessa scandinava Alexander Steen Olsen (+1.53).
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"È un mostro!" Odermatt il dominatore, rivivi la sua prima manche

Henrik Kristoffersen resta ai margini della top-10 nonostante una prova apparentemente priva di errori, ma il classe 1994 norvegese (+1.54) può ancora sognare sulla apprezzata pista in cui ha collezionato undici podi in carriera, avendo mezzo secondo dal piazzamento d'onore. Subito incollato il croato Filip Zubcic (12° a +1.55), poi il sorprendente francese Leo Anguenot (+1.63) e Rapahel Haaser (+1.67) prima di trovare il secondo degli italiani, Alex Vinatzer (15° a +1.73). Il gardenese ormai è una certezza in gigante e autore di una splendida interpretazione del muro conclusivo (terzo parziale), il quinto posto dista meno di quattro decimi. Strappano la qualificazione in seconda manche anche gli altri azzurri Hannes Zingerle (26°) e Giovanni Borsotti (29°), entro i due secondi e mezzo di ritardo dall'irreplicabile Marco Odermatt.
Lento e ormai escluso da ogni logica di strappare il terzo podio consecutivo in un gigante di Coppa del Mondo lo sloveno Zan Kranjec (27° tempo a +2.45), che paga il fatto di aver aperto le danze senza riferimenti tra la gran nebbia in quota. Fuori dai giochi invece l'elvetico Loic Meillard, relativamente vicino a Odermatt fino al momento in cui si stacca lo sci, così come esce di scena l'azzurro Filippo Della Vite subito dopo essersi trovato in luce verde al primo settore su Odermatt, unico a vivere tale emozione in tutta la prima manche. Niente seconda manche per gli altri due azzurri al cancelletto, Tobias Kastlunger (47° a +3.26) e l'esordiente Simon Talacci (57° a +3.68). Da segnalare infine il forfait dell'ultimo istante di Alexis Pinturault per la nascita del figlio, un'assenza pesante dal gigante di Adelboden andata ad aggiungersi insieme a quelle degli infortunati Marco Schwarz e l'andorrano Joan Verdu.

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