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Sofia Goggia sfata il tabù Kälberloch e torna grande in discesa! Due azzurre sul podio, terza Nicol Delago

Luca Montanari

Aggiornato 13/01/2024 alle 13:12 GMT+1

SCI ALPINO - La fuoriclasse bergamasca si riscatta e conquista la discesa di Altenmarkt-Zauchensee, dove in passato non era mai salita sul podio, consolidando la leadership della coppa di specialità. Due azzurre sul podio con il piacevole ritorno di Nicol Delago, terza al pari della padrona di casa Mirjam Puchner e alle spalle di Stephanie Venier. Fuori dalla top-10 Brignone.

Goggia aggiunge Altenmarkt alle vittorie in discesa, riguardala

Sofia Goggia e la capacità di rialzarsi immediatamente. La discesa di Altenmarkt-Zauchensee è l’ennesimo trattato di ciò che è capace la fuoriclasse bergamasca: torna a vincere nella sua amata specialità ed è un trionfo commovente in Coppa del Mondo, per quanto la vicecampionessa olimpica infatti si sfoghi in lacrime al parterre. Scrollati alle spalle i tenebrosi pensieri delle ultime 24 ore post-caduta in Super G su una Kälberloch mai amata - prima di oggi Goggia non era mai salita sul podio e aveva collezionato addirittura quattro ritiri nelle precedenti sei gare - riluccica il pettorale rosso di leader della discesa sul gradino più alto del podio. Si rivede la 31enne bergamasca sciare in confidenza e dominare nella velocità, così come si rivede piacevolmente sul podio a distanza di quattro anni Nicol Delago, fantastica terza. La 28enne gardenese apre le danze solcando delle linee perfette dal bosco fino al traguardo: passa la poltrona della leader solamente all’arrivo di Goggia, Italia praticamente sempre in testa.
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Goggia in lacrime: libera la tensione dopo la vittoria

Due italiane ma anche due austriache sul podio: Stephanie Venier trova le condizioni perfette e mette seriamente in discussione la vittoria di Goggia quando la tensione stava cominciando a stemperarsi, la 30enne tirolese è seconda ad appena un decimo; Mirjam Puchner recupera quei pochi centesimi nel finale che le permettono di condividere il gradino più basso insieme a Nicol Delago, a 34 centesimi di distacco.

La top-10

1. S. GOGGIA (ITA)1:46.47
2. S. VENIER (AUT)+0.10
3. M. PUCHNER (AUT)+0.34
3. NI. DELAGO (ITA)+0.34
5. K. WIDLE (GER)+0.46
6. L. GUT-BEHRAMI (SUI)+0.62
7. A. RAEDLER (AUT)+0.64
8. M. GISIN (SUI)+0.70
9. L. GAUCHE (FRA)+1.00
10. P. NUFER (SUI)+1.11
L'unica ad avvicinarsi a Nicol Delago tra le prime scese è la tedesca Kira Weidle, alla fine quinta col miglior risultato della stagione (+0.46) pur non avendo concluso l'unica prova cronometrata sulla Kälberloch. Alle sue spalle Lara Gut-Behrami (+0.62) e una Ariane Raedler che sempre si esalta nella tappa di casa (+0.64), attenzione a loro nel Super G di domenica. Buon ottavo posto a sette decimi di ritardo per Michelle Gisin, poi a un secondo netto di distacco Laura Gauche seguita da Priska Nufer, che chiude la top-10 (+1.11). L'elvetica precede la campionessa del mondo e vincitrice della precedente discesa Jasmine Flury (+1.17) e Ilka Stuhec (12ª a +1.19).
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Lie cade rovinosamente, Goggia si spaventa

Federica Brignone purtroppo vive una delle gare più difficilidella stagione, chiudendo al 14° posto (+1.39) e incamerando pochi punti in ottica generale sulla leader Shiffrin (assente di turno). La precede Laura Pirovano (13ª a +1.26) e la affianca con lo stesso tempo la statunitense Jacqueline Wiles. Ma la valdostana è davanti alla vincitrice del precedente Super G, Cornelia Hütter, grande delusione di giornata con il 16° posto a quasi un secondo e mezzo da Goggia, tirandosi fuori dai giochi a nemmeno metà corsa.
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Sinner e lo sci: "Ce l'ho nel sangue: Paris, Goggia e Brignone vanno fortissimo"

Per quanto riguarda le altre azzurre da segnalare il 22° posto di Nadia Delago a due secondi di distacco - miglior piazzamento stagionale - ma soprattutto l'ingresso a punti all'esordio in Coppa del Mondo di Vicky Bernardi: 28° tempo per la classe 2002 altoatesina, un ottimo biglietto da visita. Sfiorano la top-30 Monica Zanoner (31ª) e Teresa Runggaldier (33ª), da dimenticare invece la gara di Marta Bassino che, complice un'escursione vicino alle reti e probabilmente anche sci non performanti, finisce nelle retrovie pagando quattro secondi abbondanti.

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