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Discesa, Aleksander Aamodt Kilde stravince e si aggiudica la coppa con una gara d'anticipo

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DaEurosport

Aggiornato 04/03/2023 alle 21:51 GMT+1

Aleksander Aamodt Kilde vince la discesa-bis di Aspen e con il quarto posto di Kriechmayr si aggiudica quindi anche, con una gara d'anticipo, la coppa di specialità. Sul podio con il norvegese anche James Crawford e Marco Odermatt, mentre i migliori tra gli italiani sono Paris e Schieder, settimi con lo stesso tempo.

Aleksander Aamodt Kilde (Norway) / Aspen 2023

Credit Foto Getty Images

Garone di Aleksander Aamodt Kilde, che ad Aspen, al secondo tentativo di discesa, si impone in una gara stavolta regolare e lo fa con un dominio assoluto: si piazza davanti a James Crawford di 61 centesimi e di 63 a Marco Odermatt (che mantiene viva la lotta per la Coppa del Mondo generale), mentre Vincent Kriechmayr è quarto. La classifica della gara cristallizza quindi anche quella della specialità: con la sola discesa delle finali di Soldeu da disputare, Kilde quindi si aggiudica la coppa di disciplina perché Kriechmayr non può più raggiungerlo.

La cronaca

La gara non è delle più belle: il meteo è buio, le punte di velocità non sono altissime, la durata non è eccessiva. Subito col 2 scende il nostro Florian Schieder e sembra da subito una buona gara: un po' di difficoltà nella parte alta, quella più di scivolamento, molto bene quella più tecnica. L'azzurro si piazza davanti e per un po' si sogna. Si sogna ancora anche con Dominik Paris, che scende col 6 e fa lo stesso tempo di Florian, quindi entrambi sono in testa. Poi però arriva Kilde...
E che cosa si può dire del norvegese? Nulla, se non che è autore della gara perfetta: spinta pazzesca nella parte di scorrevolezza, linee perfette nella parte tecnica e velocità altissima. Merita nettamente la vittoria e nessuno, infatti, può impensierirlo. Alla fine sono Odermatt e Crawford quelli che gli restano più vicini, ma non abbastanza da soffiargli la leadershio, mentre Kriechmayr, chiamato all'impresa, è autore di una prestazione opaca che gli fa dire addio ai sogni di cristallo.

Gli italiani

Alla fine Schieder e Paris sono i migliori italiani, con un settimo posto a 97 centesimi che lascia un pochino di amarezza per quelle sbavature qua e là che potevano anche non esserci. Gli altri: Mattia Casse è 16°, Christof Innerhofer 22°, Matteo Marsaglia 29°, Guglielmo Bosca 33°, Pietro Zazzi 50°, Nicolò Molteni 52°.
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Nyman dice addio alle gare: jeans, gilet e bandiera

L'addio di Nyman

Da segnalare anche l'addio alle gare di steven Nyman. Lo statunitense, a 41 anni, decide di chiudere la carriera con una gara casalinga e così parte da ultimo, col pettorale 214 (sarebbe il 60, ma il 214 indica il suo numero di gare disputate) indossando i jeans, un gilet che è di proprietà della squadra USA, e gli sci da gigante. In questo modo può fermarsi a salutare tutti lungo il percorso, poi gli danno una bandiera degli USA che lui allaccia come mantello e al traguardo viene travolto prima dai compagni di squadra, poi dalla famiglia. Buona vita, Stewe!
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Paris e Schieder a braccetto: tempo identico per i due azzurri

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