Chi sono i favoriti per la Coppa del Mondo? Generale e trofei di specialità, Odermatt e Shiffrin in pole, l'Italia...

SCI ALPINO - Sabato 26 ottobre, Sölden battezza la 59ª edizione della Coppa del Mondo ed è tempo di stilare una lista dei favoriti per le classifiche generali e gli otto trofei di specialità. Marco Odermatt non sembra avere rivali per il bersaglio grosso, mentre tra le donne Mikaela Shiffrin parte in pole dopo il trionfo bis di Lara Gut-Behrami. L'Italia femminile è da corsa su diversi fronti.

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Coppa del Mondo, ci siamo! Il grande sci alpino torna protagonista nel weekend del 26 e 27 ottobre nella tradizionale cornice di Sölden, che ospita un gigante femminile e uno maschile sul ghiacciaio del Rettenbach. Si tratta dell'antipasto della 59ª edizione del massimo circuito, quest'inverno composto da 38 gare per gli uomini e 37 per le donne da qui alle finali di Sun Valley di fine marzo. Riparte così la lotta per la sfera di cristallo assoluta e per i trofei di specialità e come in ogni vigilia che si rispetti è giunta l'ora di sfornare un'analisi dei favoriti per i dieci traguardi in palio.

Le classifiche generali

In campo maschile il nome è uno solo: Marco Odermatt. Il fenomeno di Buochs ha vinto le ultime tre Sfere di cristallo assolute, rispettivamente con 467, 702 e 874 punti di vantaggio sul più immediato inseguitore. Un dominio assoluto da parte di un atleta che sta riscrivendo la storia di questo sport e che ha età, forma e ambizione per sfidare i più grandi della storia nelle classifiche all time. Un fuoriclasse in grado di primeggiare e infilare podi a ripetizione in tre discipline, sostanzialmente imbattibile. Il suo rivale più accreditato sarebbe Marco Schwarz, polivalente come nessuno in campo maschile e che prima della rottura del ginocchio dello scorso dicembre era addirittura in testa alla generale. Ma il pieno recupero da un infortunio grave come quel del'austriaco è tutto fuorchè agevole e l'ulteriore operazione alla schiena per curare un'ernia gli farà perdere le prime gare. Il favorito per il secondo posto potrebbe diventare ancora Loic Meillard, svizzero a sua volta competitivo in tre discipline e primo dei terrestri in classifica la scorsa stagione. Ma ci sono anche altri atleti in corsa per i piani alti della generale. Ad esempio il francese Cyprien Sarrazin, esploso letteralmente in velocità lo scorso inverno e che tornerà a cimentarsi anche in gigante. L'austriaco Manuel Feller, se confermerà la continuità palesata di recente. E poi l'ormai veterano Henrik Kristoffersen, che a 30 anni compiuti può togliersi ancora soddisfazioni nelle prove tecniche. Infine, Lucas Braathen. Smaltita la ruggine dopo l'anno sabbatico, il "neo" brasiliano ha il talento per tornare al vertice in gigante e slalom.
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Spostandoci in campo femminile, la detentrice è Lara Gut-Behrami ma è difficile non indicare Mikaela Shiffrin come prima favorita. La statunitense ha pagato caro l'infortunio di Cortina, che l'ha costretta a saltare numerose gare nella fase calda dello scorso inverno e cedere il passo alla (super meritevole) svizzera. La fuoriclasse di Vail ha dichiarato che non disputerà le discese in questa Coppa del Mondo, ma cambia fino a un certo punto. Dopotutto parliamo di colei che è probabilmente la stella più luminosa di sempre nello sci alpino e la voglia di rivalsa potrebbe darle ulteriori motivazioni. I dieci slalom in programma potrebbero fare la differenza in suo favore. La stessa Gut non parte battuta dopo un 2023/24 ai limiti della perfezione. La ticinese ha vissuto la stagione più trionfale della carriera alla soglia dei 33 anni e se si riconferma al vertice in tre specialità sarà ostica anche per Shiffrin. A proposito di atlete dalla carriera infinita e gloriosa, è il momento di citare Federica Brignone. La valdostana viene da un inverno meraviglioso, forse il migliore di sempre. Agonismo raro e polivalenza le armi per puntare al podio assoluto, con credenziali. E poi? Petra Vlhova e Sofia Goggia debuterrano in ritardo rispetto alle rivali per recuperare dai rispettivi infortuni e non saranno in corsa per i vertici della classifica, ma potranno recuperare posizioni nella seconda parte dell'inverno. La svedese Sara Hector ha la solidità necessaria in gigante e slalom per piazzarsi a piani medio-alti, così come l'austriaca Cornelia Hütter in velocità. Zona a cui può ambire senza problemi anche Marta Bassino con una stagione performante da cima a fondo. Attenzione ai progressi della giovanissima croata Zrinka Ljutic. Michelle Gisin sembra aver superato il complesso adattamente ai nuovi materiali, tornerà a competere per posizioni più nobili?
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Discesa libera

In assenza di Kilde, out per tutta la stagione, la sfida per la Coppa in campo maschile sembra essere ancora tra Marco Odermatt e Cyprien Sarrazin, con il francese che ha dimostrato di avere quel pizzico di follia per domare lo svizzero quando si viaggia oltre i 130 km/h. Gli anni passano, ma Vincent Kriechmayr resta il riferimento in casa Austria e pur con qualche pausa può vivere ancora giornate da primo della classe. Vale lo stesso anche per Dominik Paris, che nei suoi feudi (Bormio, Kitz) non può mai essere sottovalutato. Non saranno in lotta per la classifica di specialità ma occhio alle giornate di grazia dei nordamericani: Bryce Bennett, Ryan Cochran-Siegle, Cameron Alexander e un James Crawford in cerca di guizzi.
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Il calendario le darà una mano, visto che la prima discesa libera della stagione è in programma appena il 14 dicembre. Dovrebbe essere quello il giorno del ritorno in gara di Sofia Goggia, che se sta bene resta la donna da battere in questa disciplina. In sua assenza, la Coppa è andata a Cornelia Hütter lo scorso marzo e l'austriaca sarà ancora un'avversaria tostissima. Così come Lara Gut-Behrami, beffata sul filo di lana alle finali di Saalbach. Stephanie Venier può essere una cliente scomoda in determinati contesti e costruirsi una buona classifica, così come Jasmine Flury e Mirjam Puchner. Ci proverà anche Federica Brignone, che non ha certo abbandonato l'obiettivo di vincere almeno una volta anche in discesa libera. Da seguire anche le rientranti Breezy Johnson e Nina Ortlieb.
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Super G

Qui le carte del mazzo si mescolano un po', ma il jolly resta sempre Marco Odermatt. Difficile vedere lo svizzero giù dal podio e dunque svestirlo del ruolo di favorito anche in questa classifica. Rispetto alla discesa salgono le quotazioni di Vincent Kriechmayr e del suo magico piede, ma anche Cyprien Sarrazin è da corsa. La Svizzera può giocarsi anche le carte Stefan Rogentin e Loic Meillard, l'Austria quella di Raphael Haaser. E in casa Italia? Guglielmo Bosca potrebbe essere l'uomo più performante. Tra le donne atterriamo nel giardino di casa di Lara Gut-Behrami, vincitrice di cinque Coppe di disciplina oltre che del titolo mondiale e olimpico. La concorrenza è però notevole e variegata. Si parte con Federica Brignone, che su alcuni tracciati ha raggiunto di recente livello di intoccabilità. La stessa Conny Hütter può ambire al trofeo, come ovviamente Mikaela Shiffrin se prenderà parte a tutte le gare. Da seguire anche Stephanie Venier e Kajsa Vickhoff Lie, ma anche la sempre imprevedibile Ester Ledecka. L'Italia aspetta il rientro di una specialista come Elena Curtoni, ma può pungere anche con Sofia Goggia e Marta Bassino.
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Gigante

Potremmo sembrare ripetitivi, ma ci tocca iniziare la lista ancora da Marco Odermatt. E mai come in questo caso è doveroso. La scorsa stagione, lo svizzero ha trionfato nei primi nove giganti, per poi uscire clamorosamente nella decima e ultima gara. Un dominio fuori dal mondo, che lui proverà a replicare a partire da Sölden. Alle sue spalle, è lotta serrata. Loic Meillard può far valere la sua regolarità, Henrik Kristoffersen ha voglia di tornare a vincere tra i pali larghi. Zan Kranjec e Filip Zubcic sono dei califfi di questa disciplina. E poi il resto della pattuglia norvegese, tra Alexander Steen Olsen, Atle Lie McGrath, e il rientrante Lucas Braathen. Tutti questi sono pronti ad approfittare di un eventuale passo falso di Odermatt nella gara singola, mentre sulla lunga distanza non sembrano avere chance. Postilla per Marcel Hirscher, re dell'era precedente: sarà in grado di competere con questi rivali cinque anni dopo il ritiro?
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Il gigante femminile è forse la disciplina che negli ultimi anni ci ha regalato i contenuti tecnici più elevati, anche se in questa stagione si parte con qualche defezione pesante. La sfida per la coppa di specialità, conquistata da Lara Gut-Behrami qualche mese fa, è aperta. Nel 2023/24, la svizzera è partita fortissimo e ha vissuto pochissimi passaggi a vuoto. Ingredienti necessari se vorrà raffreddare i bollenti spiriti di Mikaela Shiffrin e Federica Brignone, le sue avversarie più accreditate. Ma attenzione a Marta Bassino: se la piemontese si ritrova dopo mesi complicati tra le porte larghe, può anche diventare una vincitrice seriale ed entrare di prepotenza in gioco per la Coppa. La competizione sarà annacquata dall'assenza iniziale di Petra Vlhova e Valerie Grenier, ma ci sono anche altre atlete in grado di primeggiare. Parliamo di Sara Hector e Alice Robinson. Se la neozelandese trova continuità...In rampa di lancio: Zrinka Ljutic.
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Slalom

La specialità più imprevedibile del circo bianco. Per caratteristiche intrinseche e, in campo maschile, per l'incredibile numero di atleti in grado di salire sul podio. Manuel Feller vuole difendere il titolo dopo una stagione di costanza stroardinaria, ma dovrà guardarsi le spalle. Facciamo la conta. Il tedesco Linus Strasser, il francese Clement Noel (forse il più talentuoso, ma spesso falloso), gli svizzeri Loic Meillard e Daniel Yule, il plotone norvegese composto da Henrik Kristoffersen, Atle Lie McGrath, Alexander Steen Olsen e Timon Haugan, l'imprevedibile AJ Ginnis. E poi rientranti Marco Schwarz e Lucas Braathen, in attesa di Marcel Hirscher. Davvero difficile fare pronostici, la speranza è che dal mucchio possa emergere anche la sagoma di Alex Vinatzer.
Slalom fa rima con Mikaela Shiffrin, vincitrice per 60 volte in questa specialità in Coppa del Mondo con tanto di otto trofei. La statunitense parte ancora da iper-favorita, tanto più per le incognite fisiche che allegiano sopra la sua più grande rivale, Petra Vlhova. Zrinka Ljutic proverà a far valere il suo ardore giovanile, Lena Dürr e Anna Swenn Larsson la loro esperienza. Per lo spettacolo, sarebbe bello ritrovare Katharina Liensberger ai livelli sensazionali del 2021. In corsa per una buona posizione finale anche Sara Hector e Michelle Gisin.
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