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Coppa del Mondo, Jansrud, il ritiro è ufficiale: a Kvitfjell l'ultima gara dopo quasi vent'anni di carriera

Marco Castro

Aggiornato 28/02/2022 alle 17:18 GMT+1

Mancava solo l'ufficialità, che è arrivata dal diretto interessato: Kjetil Jansrud appenderà gli sci al chiodo dopo le gare veloci di Kvitfjell, nella sua Norvegia, in programma nel fine-settimana. Una carriera iniziata nel 2003 e costellata di trionfi a tutte le latitudini, comprese cinque medaglie olimpiche e tre iridate, oltre a ventitré vittorie in Coppa del Mondo.

Kjetil Jansrud

Credit Foto Getty Images

Quando i grandi salutano, c'è sempre un pizzico di malinconia e non può che essere così anche per un atleta del calibro di Kjetil Jansrud. Il norvegese ha scelto i propri profili social per ufficializzare una decisione già ragionata da tempo: le due discese di Kvitfjell, in programma venerdì e sabato nella sua Norvegia, saranno le ultime gare della sua pluridecorata carriera. A casa sua, dunque, come stabilito già in autunno. Nonostante il tranello teso dal destino a Beaver Creek, a dicembre, dove una caduta e il conseguente infortunio al ginocchio sembravano aver intristito il suo tramonto. Ma Kjetil è una roccia, lo è sempre stato, e con un recupero prodigioso è riuscito anche a regalarsi la sua quinta Olimpiade, sventolando fieramente la bandiera del suo Paese alla cerimonia d'apertura di Pechino. Prima del gran finale sulle sue nevi.
"La discesa di sabato a Kvitfjell sarà la mia ultima gara per gli “Attacking Vikings” - ha scritto Jansrud - È stato un treno di pensieri che ha portato a questa decisione: ritirarsi da qualcosa che hai fatto per tutta la vita non è facile, ma sono molto felice di aver scelto di farlo a Kvitfjell, dove ho vinto la prima volta nel 2012 e dove ho corso davanti a famiglia e amici ogni anno da quei tempi. Sono praticamente cresciuto in questa zona e vorrei poter esprimere la gratitudine che provo. In questi tempi pericolosi, il mio ritiro non conta, tutti i miei pensieri e le mie speranze vanno al popolo ucraino. Non vedo l'ora di passare più tempo con la mia famiglia e i miei cari, l'unica cosa che conta. Ci saranno tante persone da ringraziare - compresi tutti voi che mi avete dato sostegno per così tanto tempo - dopo che avrò disputato le mie ultime gare".
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Kjetil Jansrud in gara a Pechino 2022

Credit Foto Getty Images

Numeri da fuoriclasse, quelli collezionati dal 36enne nato a Stavanger nel corso di una carriera decollata forse con qualche anno di ritardo, ma divenuta luminosa come poche nello sci alpino degli anni Dieci. Cinque medaglie olimpiche tra Vancouver e PyeongChang (oro in Super G a Sochi). Tre medaglie iridate tra Beaver Creek e Are (oro in discesa in Svezia). Cinquantacinque podi in Coppa del Mondo, di cui ventitrè vittorie (otto in discesa, tredici in Super G, una in combinata e una in slalom parallelo). Due volte secondo in classifica generale (2015 e 2017), inchinatosi solo alla dura legge di Marcel Hirscher. Una carriera iniziata nel lontano gennaio del 2003, quando debuttò nello slalom di Wengen vinto da Giorgio Rocca, senza riuscire a qualificarsi alla seconda manche. Una vita fa.
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Jansrud è tornato: il norvegese vince il SuperG dopo più di un anno di digiuno

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