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Sara Hector batte Mikaela Shiffrin per dispersione in un pazzo gigante! Senza Brignone e Bassino, 15ª Elisa Platino

Luca Montanari

Aggiornato 20/01/2024 alle 16:14 GMT+1

SCI ALPINO - Giornata di grazia per Sara Hector: domina il gigante di Jasna e torna al successo dopo quasi due anni, miglior tempo anche nella seconda manche dopo aver ipotecato la prima. Shiffrin è battuta per 1"52, sul podio anche Robinson. Tre azzurre a punti nonostante una seconda manche orfana di Brignone (non più leader di specialità) e Bassino: la migliore Elisa Platino, 15ª.

Hector doma il ghiaccio vivo di Jasna e stavince il gigante

Quando la pista è lastricata di ghiaccio vivo, Sara Hector non si discute: campionessa olimpica non per caso, la svedese domina il gigante di Jasna e torna al successo a distanza proprio di Pechino 2022. Ma la vittoria odierna è sconvolgente per il margine enorme inflitto dalla regina Mikaela Shiffrin: dopo aver messo in ipoteca il primo posto nella surreale manche iniziale, la 31enne di Sandviken non pensa minimamente a gestire il vantaggio, continua ad attaccare e realizza il miglior tempo di manche anche nella seconda, precedendo di oltre un secondo e mezzo la leader della classifica generale, che credeva inconsciamente di provare a mettere pressione sulla vetta con una prestazione delle sue nella run decisiva, tentando un'improbabile rimonta. Podio invariato rispetto alla prima manche, con il terzo posto di Alice Robinson.
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Hector doma il ghiaccio vivo di Jasna e stavince il gigante

Distacchi epocali su tutte le altre, si va dai quattro agli otto secondi complessivi di gap, con un ulteriore incremento rispetto a quando fossero già pesantissimi i ritardi dopo la metà gara. Se non si pone lo sguardo sui tempi, le prime dieci sono tutte soddisfate. Festeggia la classe 2004 Zrinka Ljutic per aver "sfiorato" il podio in un gigante. Entusiasmo anche in casa Norvegia, ben tre atlete nelle prime dieci posizioni: la migliore è Thea Louise Stjernesund quinta, a seguire l'ottavo posto di Mowinckel e la sorprendente decima posizione di Kajsa Vickhoff Lie alla sua prima avventura in un gigante di Coppa del Mondo. Lara Gut-Behrami avrà scosso la testa per tutto il tempo, ma il suo sesto piazzamento finale le permette di sfilare il pettorale rosso di leader della specialità a Federica Brignone, caduta nella prima manche. Pronte al definitivo salto di qualità AJ Hurt e Camille Rast, rispettivamente settima e nona. Protagoniste a inizio seconda manche anche Valerie Grenier e Lisa Nyberg, che rimontano undici posizioni fino a piazzarsi ai piedi della top-10: per la canadese un mezzo riscatto dopo le difficoltà mattutine, ma paga comunque sei secondi da Hector.
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Brignone shock! Fuori dopo cinque porte in gigante

La top-10

1. S. HECTOR (SWE)2:17.80
2. M. SHIFFRIN (USA)+1.52
3. A. ROBINSON (NZE)+2.71
4. Z. LJUTIC (CRO)+4.33
5. T.L. STJERNESUND (NOR)+4.40
6. L. GUT-BEHRAMI (SUI)+4.49
7. A J HURT (USA)+4.60
8. R. MOWINCKEL (NOR)+4.64
9. C. RAST (SUI)+5.03
10. K.V. LIE (NOR)+5.52

Senza Brignone-Bassino-Goggia, altre tre italiane a punti

In casa Italia la giornata si è messa subito male con la scivolata di Brignone e la mancata qualificazione di Marta Bassino, più il forfait di Sofia Goggia (col senno di poi scelta azzeccatissima per concentrarsi sulla velocità). Senza le tre punte di diamante del settore femminile nella seconda manche, troviamo comunque altre tre azzurre in zona punti. La migliore è Elisa Platino: il suo quindicesimo posto (+6.73) le vale il miglior piazzamento mai ottenuto in Coppa del Mondo. Perde quattro posizioni ma si assesta comunque tra le prime venti Asja Zenere (19ª a +6.95). Inoltre, da segnalare il miglior risultato personale in gigante di una slalomista come Lara Della Mea, che non scivola in basso rispetto alla precedente manche (26ª a +8.35). Poteva andare ben peggio, pensando all'Austria che clamorosamente non porta neanche un'atleta a punti, dato che l'unica qualificata Ricarda Haaser finisce fuori pista nella run decisiva.

Per Vlhova stagione finita

Terminata la gara, dalla Slovacchia non è ancora tutto per la giornata odierna: resta l'enorme apprensione sulle condizioni di Petra Vlhova dopo la brutta caduta in prima manche. I primi esami hanno dato l'esito che si temeva: la stagione della slovacca termina in anticipo nella sua terra, praticamente a metà Coppa del Mondo, causa rottura del crociato del ginocchio destro. Mikaela Shiffrin perde una seria concorrente per la coppa di slalom - domenica a Jasna l'ennesima prova tra i pali, ma senza l'idolo di casa - e per la classifica generale.
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Cade subito anche Vlhova! Pubblico ammutolito

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