Coppa del Mondo - Shiffrin domina la prima manche dello slalom-bis in Repubblica Ceca, record di vittorie a un passo

È la prima occasione per Mikaela Shiffrin di poter eguagliare il primato assoluto di successi (sia al maschile che al femminile) in Coppa del Mondo. Avrebbe tutto il tempo del mondo per farlo, persino l'anagrafe è dalla sua parte, ma la statunitense vive un momento di superiorità lampante in confronto alle avversarie che ricorda la migliore Shiffrin della storia, quella del periodo a cavallo tra il 2017 e il 2019. Tanto che per il quarto giorno di gare della settimana la regina del circo bianco non è mai stata scalzata dal primo posto, trovandosi in testa pure al termine della prima manche dello slalom-bis di Spindleruv Mlyn, in Repubblica Ceca.

C'è equilibrio soltanto per metà tracciato durante la discesa di Shiffrin. Così come nella giornata precedente, l'unica a tenere banco alla fuoriclasse nativa di Vail - finché può - è la tedesca Lena Dürr, agilissima sul ripido. Ma appena la strada spiana e c'è bisogno di creare velocità, Shiffrin le porta di nuovo tutte a scuola, dimenticandosi a momenti di un lungo di linea rischiando più del dovuto all'ultimo settore. Una porta che crea problemi quasi a tutte le big, rivelandosi fatale - tra le altre - anche a Wendy Holdener, eccellente eslcusa dalla seconda manche, spianando la strada per la sfera di cristallo in slalom a Mikaela. Anche perché l'altra ancora in corsa per la coppa, Petra Vlhova, è "solo" sesta cadendo nella trappola del settore finale e chiudendo a più di un secondo e mezzo (+1.54).

Al terzo posto provvisorio troviamo la stellina croata Zrinka Ljutic. 19 anni appena compiuti, ha già accarezzato ripetutamente il primo podio della carriera, ma nell'ultimo paio di occasioni, compresa quella del giorno prima, ha gettato via tutto per errori di gioventù. Potrebbe essere la sua grande occasioni, cercando di difendere i 18 centesimi di vantaggio su Anna Swenn Larsson (quarta, ma già staccata di oltre un secondo da Shiffrin) e quasi mezzo secondo dalla connazionale Leona Popovic.

I numerosi errori delle migliori aprono le porte per tanti inserimenti in seconda manche con pettorali alti. Ad approfittare maggiormente di questa situazione sono proprio le azzurre, tutte qualificate tra le migliori trenta. La prestazione più clamorosa è quella di Anita Gulli, che affronterà la frazione decisiva col settimo miglior tempo: ai piani che le avevano permesso di ottenere il miglior risultato di carriera il giorno prima (14ª), questa volta la 26enne torinese aggiunge anche il ripido e si aggancia a pochi centesimi da Vlhova. L'occasione è grande per rivedere l'Italia in top-10 in questa specialità, fatto che manca da quasi due anni. Ottima anche Marta Rossetti, che si issa a metà classifica (15ª a +2.16), dentro per un soffio pure Lara Della Mea e Vera Tschurtschenthaler, rispettimamente 28ª e 29ª a meno di tre secondi.