Coppa del Mondo - Shiffrin, record rimandato: Dürr la spodesta e trova la prima vittoria in slalom. Gulli 15ª

È una vittoria storica nel secondo slalom femminile di Spindleruv Mlyn, ma non quel tipo di storia che ci si attendeva. A volte basta un lampo, un bagliore, e in 6 centesimi si stravolgono i destini. Il mondo attendeva e acclamava ormai certo la vittoria numero 86 in Coppa del Mondo di Mikaela Shiffrin, avanti di 67 centesimi dopo la prima manche su una pista che sembrava apparecchiata per raggiungere il primato di successi nel massimo circuito. Ma in una frazione di tempo impercettibile all'occhio umano tutto cambia: dal fatidico 86 all'1, dalla Shiffrin dei record alla prima volta di Lena Dürr in slalom. Che in molteplici occasioni la tedesca aveva accarezzato (tra le grandi aveva vinto soltanto un City Event dieci anni prima), persino passando in vetta a metà della gara olimpica. E che arriva invece quando meno se lo aspettava, già pronta a sottrarsi alla vittoria record della regina del circo bianco. Allibita, incredula, come se in quella frazione di secondo una scossa elettrica avesse attraversato il corpo della 31enne bavarese e non ci capisse più niente, trascinata al centro del podio durante la cerimonia di premiazione; nemmeno lei si capacita del perché abbia preso il posto di colei che scia con la corona in testa da inizio settimana.

Festa rimandata dopo i Mondiali per Mikaela Shiffrin. La statunitense può comunque consolarsi forgiandosi di un altro primato, essendosi matematicamente assicurata la sua settima coppa di cristallo in slalom e nessun'altra ne ha messe così tante in bacheca tra i rapid gates. Le ultime rivali in corsa si sciolgono da un giorno all'altro: Holdener sbaglia e viene eliminata in prima manche, mentre Vlhova si pianta nella seconda sprofonda da settima a tredicesima (+2.24), stoppando così entrambe la striscia di risultati stagionale in top-5 tra i pali stretti.

Fa la storia anche l'atleta salita sul terzo gradino di un memorabile slalom-bis sulle nevi ceche. Zrinka Ljutic diventa la prima atleta nata nel 2004 a salire sul podio in Coppa del Mondo. 19 anni appena compiuti, la croata è una delle predestinate di questo sport, da una stagione presenza fissa nel cartello delle migliori slalomiste. Sembrava solo questione di tempo per lei, che aveva già accarezzato il primo podio in carriera nelle prime manche dei precedenti due slalom, commettendo errori fatali nella frazione decisiva. Insieme a lei la Croazia torna sul podio in questa specialità dal 2007.

IL CALENDARIO DI COPPA DEL MONDO | LA CLASSIFICA GENERALE FEMMINILE

Il miglior tempo di manche viene fatto segnare dall'austriaca Franziska Gritsch, ormai atleta da seconde frazioni. Rimonta quasi metà classifica balzando dal 20° al 6° posto finale su un tracciato in cui sembrava che nessuna potesse fare troppo la differenza, per quel che si era visto prima di lei. Invece tra primo settore e finale a tutta velocità si lascia alle spalle fior di atlete, tra cui la statunitense Paula Moltzan (8ª a +1.76), preceduta a sua volta dalla ritrovata canadese Laurence St-Germain. Soltanto le migliori cinque della prima manche riescono a starle davanti, con il miglior risultato in carriera di un'altra croata, Leona Popovic (5ª a +0.84) battuta di misura da Anna Swenn Larsson, a 34 centesimi dal podio. È il miglior slalom della stagione per Michelle Gisin, nona nonostante un'altra prova insipida, precedendo la norvegese Marie Therese Tviberg, decima dopo una rimonta di quattordici posizioni come Gritsch. Oltre a Vlhova e Holdener già citate, passi falsi anche per altre big, tra cui Sara Hector (12ª a +2.18) e Ana Bucik (crollata da 8ª a 22ª). Prosegue senza fine alla vigilia della rassegna iridata la crisi della campionessa uscente Katharina Liensberger, stavolta 26ª (peggiorando di altre quattro caselle il piazzamento della prima manche e pagando quasi tre secondi dalla vincitrice).

Finalmente c'è anche tanta Italia nello slalom femminile, con un contingente di quattro atlete su quattro qualificate in seconda manche. Anita Gulli fa sognare un piazzamento tra le prime dieci che purtroppo non riesce a difendere nella frazione decisiva, tuttavia la piemontese si conferma in 15ª posizione (+2.41, ex-aequo con Katharina Truppe) dopo il 14° posto della giornata precedente. Vanno a punti tutte le altre italiane con l'ingresso tra le migliori venti pure di Marta Rossetti (17ª e un centesimo alle spalle della connazionale) e Lara Della Mea, quest'ultima capace di guadagnare nove posizioni e chiudere 19ª (+2.56) alle spalle della padrona di casa Matina Dubovska. Strappa un punticino anche Vera Tschurtschenthaler, che chiude la gara con il 30° e ultimo tempo di manche.