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Federica Brignone da impazzire: rimonta sotto la bufera di neve e vento, è doppietta nel gigante di Mont Tremblant

Luca Montanari

Aggiornato 03/12/2023 alle 23:02 GMT+1

SCI ALPINO - La Tigre di La Salle trionfa per il secondo giorno consecutivo e realizza il back-to-back nel doppio gigante canadese, in una gara dove il meteo la fa da padrona nella seconda manche: rimonta clamorosa dell'azzurra sotto la bufera, recupera oltre un secondo a Vlhova (5ª tra le polemiche) e trionfa davanti a Gut-Behrami e Shiffrin. Altra top-10 per Bassino e Goggia.

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Se la vittoria del giorno precedente l'aveva sancita come la trionfatrice più "esperta" in gigante, il back-to-back a Mont Tremblant ne è una chiara dimostrazione di cosa Federica Brignone è capace di realizzare a 33 anni. La Tigre di La Salle sfida il maltempo e conquista un'impronosticabile doppietta in Canada con una rimonta da urlo nella seconda manche nel gigante-bis nella località del Quebec. Ripartita con il sesto parziale e un ritardo di 1"22 dalla leader Vlhova a metà gara, la valdostana recupera tutto con gli interessi: merito di una prestazione senza timori sotto una bufera di neve e vento in costante crescendo dall'inizio della manche decisiva, come se stesse sciando sotto il sole mentre tutto il mondo a fatica riusciva a vederla scendere verso il traguardo.
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La top-10

1. F. BRIGNONE (ITA)2:11.95
2. L. GUT-BEHRAMI (SUI)+0.33
3. M. SHIFFRIN (USA)+0.39
4. C. DIREZ (FRA)+0.45
5. P. VLHOVA (SVK)+0.67
6. V. GRENIER (CAN)+0.73
7. Z. LJUTIC (CRO)+1.16
8. M. BASSINO (ITA)+1.22
9. A J HURT (USA)+1.40
10. S. GOGGIA (ITA)+1.58
Dopo la fenomenale discesa di Brignone, la situazione meteo non si placa, al contrario diventa sempre più al limite del proibitivo, ma nessuna ha lo stesso coraggio dell'azzurra. Insieme a lei sul podio Lara Gut-Behrami, che mantiene per soli cinque punti il pettorale rosso di specialità avendo vinto i primi due giganti della stagione, e Mikaela Shiffrin. Persino una fuoriclasse come la 28enne nativa di Vail, 143 podi in Coppa del Mondo e seconda nella prima manche, alza bandiera bianca contro le intemperie atmosferiche e rimanda l'appuntamento con le 100 vittorie in carriera. Paga quasi due secondi solamente nella run decisiva la migliore della prima manche Petra Vlhova, quinta al traguardo a 67 centesimi di distacco ma molto disturbata per le condizioni in cui è stata lasciata scendere.
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Quarto posto exploit per la francese Clara Direz, un'altra delle poche in grado di sciare senza timori nella seconda manche sull'innevata e ventosa "Flying Mile", rimontando nove posizioni e chiudendo a 45 centesimi dalla vincitrice. Valerie Grenier chiude con un tutto sommato soddisfacente sesto posto (+0.73) la seconda gara di casa, nonostante abbia sciato poco convinta per tutto il weekend. Miglior risultato della carriera in gigante per la 19enne croata Zrinka Ljutic (7ª a +1.16) che precede la seconda migliore italiana, Marta Bassino (+1.22 col freno tirato). In casa Italia riesce a stabilirsi in top-10 per la terza volta consecutiva tra le porte larghe Sofia Goggia (10ª, +1.58), nonostante la bergamasca non si sentisse in fiducia senza visibilità e in una specialità meno nelle sue corde. Fra le due azzurre da segnalare il recupero con tanto di career best della spavalda statunitense A.J. Hurt, nona.
La migliore delle austriache al termine di una manche disegnata dal loro tecnico è Katharina Liensberger, undicesima (+1.61), ma rimonta dal 22° al 14° posto anche Elisa Kappaurer alle spalle della connazionale Stephanie Brunner. Prima volta in stagione fuori dalla top-10 per la campionessa olimpica Sara Hector (12ª a +1.72, tre posizioni perse). Il più grande recupero nella seconda manche, in termini di piazzamenti, è quello di Paula Moltzan, da 26ª a 15ª (+1.94). La bufera fa sprofondare le norvegesi lontano dalle quindici, con la migliore Kristin Lysdahl 18ª, mentre Holtmann e Stjernesund - partite appena prima di Brignone - scivolano rispettivamente 22ª e 25ª, quest'ultima seguia da Raghnhild Mowinckel. Le altre due italiane a punti sono Elisa Platino e Roberta Melesi, rispettivamente al 20° e 21° posto: una prima volta stagionale per l'una e una conferma per l'altra.
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Una vittoria da primato nazionale

Se nella giornata passata avevamo etichettato il successo di Federica Brignone come uno dei più belli della sua carriera, il trionfo nel secondo gigante di Mont Tremblant non è da meno, anche per il peso dei numeri. Oltre ad aggiornare lievemente il primato di vincitrice più longeva in gigante, la 33enne valdostana torna ad essere la sciatrice azzurra più vincente di tutti i tempi, a quota 23 (di cui 10 tra le porte larghe) staccando Goggia. Si tratta inoltre del 32° podio in gigante nel circuito maggiore: superata la connazionale Deborah Compagnoni, nessuna italiana è salita così tante volte tra le migliori tre in una singola specialità dello sci alpino.

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