Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Federica Brignone senza limiti, vince il primo gigante di Mont Tremblant davanti a Vlhova e Shiffrin

Luca Montanari

Aggiornato 02/12/2023 alle 22:13 GMT+1

SCI ALPINO - La tigre di La Salle torna a graffiare e regala il primo successo stagionale all'Italia in Coppa del Mondo battendo le colossali Vlhova e Shiffrin nel primo gigante in Canada: a 33 anni è la più longeva vincitrice tra le porte larghe. Tre azzurre tra le migliori sette con Marta Bassino e una super Sofia Goggia.

Brignone, sei fantastica! Trionfo in gigante, rivivi la manche decisiva

"Gallina vecchia..." fischiettava Federica Brignone all'inizio della nuova stagione di Coppa del Mondo, all'alba delle sue 33 primavere. Dopo il secondo posto di Sölden, la tigre di La Salle torna a graffiare e chiude il proverbio trascrivendo una delle più belle vittorie della sua carriera, beffando niente di meno che Petra Vlhova e Mikaela Shiffrin nel "nuovo" gigante di Mont Tremblant, che può entrare già di diritto nella storia del circo bianco per l'epilogo e il podio regale di "gara-1". La valdostana regala il primo trionfo italiano in stagione e diventa la più longeva vincitrice di un gigante di Coppa del Mondo.
La quota azzurra strabocca nell'ordine delle prime dieci, grazie al sesto posto di Marta Bassino e il settimo di Sofia Goggia, con la bergamasca che sembra ormai aver fatto pace definitivamente con la specialità tecnica dalle porte larghe. Italia che non saliva sul gradino più alto del podio in gigante da quasi un anno.
picture

Che conferma per Goggia! Settima in gigante

La top-10

1. F. BRIGNONE (ITA)2:14.95
2. P. VLHOVA (SVK)+0.21
3. M. SHIFFRIN (USA)+0.29
4. S. HECTOR (SWE)+0.56
5. L. GUT-BEHRAMI (SUI)+0.59
6. M. BASSINO (ITA)+1.04
7. S. GOGGIA (ITA)+1.62
8. V. GRENIER (CAN)+1.85
9. T.L. STJERNESUND (NOR)+2.24
10. C. DIREZ (FRA)+2.35
Dopo aver vinto le prime due gare della specialità, Lara Gut-Behrami è costretta ad abdicare, scivolando dal gradino più basso del podio a quinta, ma fino a metà della seconda manche era in odore di un'altra gara da rimonta al primo posto. Un'altra a cui l'esperienza non manca nel sacco. Resta davanti alla ticinese per un pugno di centesimi Sara Hector, ancora una volta piazzata ai piedi del podio (quinta gara su sei tra il quarto e quinto posto). Entrambe vengono sfilate proprio da Vlhova e Shiffrin, che su un disegno ricco di insidie probabilmente non realizzano la manche perfetta, ma spingono al massimo dove si poteva fare la differenza, con la slovacca che sbaglia meno della fuoriclasse statunitense sul dosso finale arrivando a precederla di otto centesimi. Brignone, in testa anche nella prima manche, ha un gruzzoletto di quattro decimi da gestire ma non eccessivamente, considerato quanto hanno premuto il piede le dirette avversarie: questa volta le gambe non tremano, accumula quel poco che basta sul ripido per resistere nel tratto pianeggiante e sul dosso finale, tagliando il traguardo con due decimi di vantaggio in un finale al cardiopalma di un gigante lunghissimo e promosso a pieni voti lungo la pista "Flying Mile". 22° successo nel massimo circuito per la 33enne valdostana, che torna a raggiungere Goggia nel testa a testa per la palma di sciatrice italiana più vincente. E, a proposito di nomi illustri, Federica raggiunge per numero di podi tra le porte larghe Deborah Compagnoni.
picture

Brignone, sei fantastica! Trionfo in gigante, rivivi la manche decisiva

Delude la padrona di casa Valerie Grenier (8ª a quasi due secondi), che non sfrutta il vantaggio di conoscere i segreti del pendio che l'ha cresciuta agonisticamente, mentre tutte le altre big non avevano nemmeno avuto occasione di saggiare il tracciato fino alla gara odierna. Rimonta di sei posizioni per Thea Louise Stjernesund, che salva l'onore delle norvegesi ancora prive della migliore versione di Ragnhild Mowinckel (19ª a +3.60). Si conferma al decimo posto dopo la sorprendente prima manche disegnata dal proprio tecnico la francese Clara Direz, che resiste davanti alla migliore delle austriache Fanziska Gritsch, Alice Robinson (fuori dalla top-10 per la prima volta da gennaio), Paula Moltzan e la classe 2004 croata Zrinka Ljutic, tutte a due secondi abbondanti). Buon 15° posto davanti al proprio pubblico per la 20enne Britt Richardson (+3.10) davanti alle esperte austriache Stephanie Brunner e Katharina Liensberger (+3.15). A seguire la quarta delle azzurre nelle trenta, Roberta Melesi (18ª a +3.16 e primi punti in stagione), mentre l'altra italiana qualificata Elisa Platino, priva di riferimenti essendo la prima a scendere nella seconda manche, si fa sorprendere sul primo dosso ed è costretta al ritiro. Tra meno di 24 ore il programma si ripete, con il secondo gigante in una cornice suggestiva come quella della cittadina del Quebec. L'Italia ha fatto il pieno di entusiasmo.
picture

Brignone: "La più anziana a vincere un gigante di Coppa, è stato fantastico!"

Rivivi la gara

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Contenuti correlati
Condividi questo articolo