Tripletta Svizzera nel gigante di Val d'Isere: Meillard torna alla vittoria, battuti Aerni e Odermatt 3°. Vinatzer 8°, Della Vite 15° in rimonta

"Questa pista non si scia, si combatte": le parole di River Radamus - sesto a fine gara - non possono spiegare in maniera migliore il gigante andato in scena a Val d'Isere, il quarto nella Coppa del Mondo di sci alpino 2025-2026. A vincere la battaglia è lo squadrone elvetico che monopolizza un podio impossibile da pronosticare nel suo ordine. Anche perché a vincere per la prima volta dopo quattro anni sulla "Face de Bellevarde" non è Marco Odermatt, "solo" terzo dopo aver rischiato di finire fuori dal podio (era quarto a metà gara) senza brillare in nessuna delle due manche. La copertina se la meritano gli altri due accanto a lui. Trionfa Loic Meillard, che si lascia alle spalle i problemi alla schiena patiti in avvio di stagione ed è l'unico dei migliori dieci della prima manche a tenere testa per soli 18 centesimi nel finale a Luca Aerni, da 13° a 2° e per la prima volta sul podio nel circuito maggiore a 32 anni: un risultato incredibile, a distanza di otto stagioni dal titolo mondiale conquistato in combinata, sempre in rimonta. Per la Svizzera si tratta della quarta tripletta soltanto in questo anno solare, tra cui quelle nella combinata a coppie ai Mondiali di Saalbach e di nuovo in gigante la scorsa primavera ad Hafjell. Il comune denominatore è sempre Loic Meillard sul gradino più alto.

Ha comunque modo di sorridere Odermatt sul gradino più basso del podio (sono 93 in Coppa del Mondo, appuntamento rimandato con la vittoria numero 50), risultato che gli basta per ritornare leader assoluto della specialità, dopo aver condiviso il pettorale rosso per una gara con Stefan Brennsteiner. L'austriaco padrone della prima manche effettua il percorso inverso rispetto al vincitore Loic Meillard, da 1° a 5°. Rivoluzione totale con Timon Haugan giù dal podio per nove centesimi (4° a +0.42) ed Henrik Kristoffersen - secondo a metà gara - addirittura fuori dalla top-10 a 91 centesimi di ritardo, dietro persino allo statunitense Ryder Sarchett (+0.77). Di River Radamus lo abbiamo anticipato, l'estroso sciatore americano compie la più grande rimonta di giornata risalendo di 15 posizioni.

Nell'inferno della "Face de Bellevarde" esce comunque a testa alta Alex Vinatzer, ottavo a 65 centesimi di distacco ma ancora più vicino al podio in termini cronometrici rispetto alla prima manche. L'azzurro classe '99 lotta per stare in equilibrio durante l'intera discesa e alla fine per come è andata perdere soltanto due posizioni si può considerare come un successo, conquistando un'altra top-10 di peso alle spalle di Lucas Pinheiro Braathen (7° a +0.59).

Da Haaser, McGrath e Schwarz ai crolli di Pinturault, Tumler e Zubcic tutti gli altri big terminano fuori dai migliori 15, risultato centrato invece dall'altro azzurro Filippo Della Vite (+1.18) al termine di una rimonta di dieci posizioni alle spalle del trittico tedesco Gratz, Stockinger (anche per lui un balzo di 15 posizioni) e Schmid. Rammarico invece per gli altri due italiani qualificati in seconda manche: Luca De Aliprandini sprofonda da 12° a 26° (a +1.83), caduta per Giovanni Borsotti (era 14° a metà gara).