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Nella terra di Nadal

Eurosport
DaEurosport

Pubblicato 19/05/2008 alle 10:27 GMT+2

Ad Amburgo il numero 1 del mondo Roger Federer ha perso contro Rafael Nadal l'ottava partita sui nove confronti disputati sulla terra battuta. E' l'ennesima conferma che lo svizzero soffre tremendamente quando di fronte trova il maiorchino

Alla fine Rafael Nadal si è tolto anche l'ultima soddisfazione; ha cancellato cioè l'unica macchiolina nera impressa nel libro della storia del tennis, quello che tratta della sua gloriosa epopea nel regno della terra rossa.
Amburgo era il solo Masters Series, tra quelli che si giocano sulla terra battuta, che ancora mancava nella prestigiosa bacheca dello spagnolo. Anche l'ultimo tassello è andato a suo posto, e la sorte ha voluto che ciò avvenisse proprio di fronte all'acerrimo rivale, Roger Federer, che al Rothenbaum club un anno fa col numero due mondiale vinse l'unico testa a testa su questa superficie. Si trattò di un evento, perché Nadal non perdeva sulla terra da 81 partite consecutive; negli ultimi dodici mesi il suo record è stato ritoccato e dal Masters Series di Montecarlo del 2005 si contano solo 2 sconfitte e 108 le vittorie. Peraltro la recente eliminazione al secondo turno di Roma con l'altro ex numero uno Juan Carlos Ferrero ha avuto nelle vesciche al piede un'attenuante più che valida, e in ogni caso l'impressionante rullino di marcia di Nadal sul rosso è il migliore di ogni epoca e a questo punto viene il forte sospetto che non verrà mai eguagliato.
Veniamo a Roger Federer. Il campione di Basilea ha assunto part-time lo spagnolo José Higueras per preparare il Roland Garros e i due hanno iniziato a lavorare assieme dal torneo dell'Estoril. Sulla superficie a lui meno amata Federer può perfezionare alcune strategie e tecniche di gioco, ma è evidente ormai come i problemi siano soprattutto di carattere psicologico prima ancora che tattico. Il guaio è che questi limiti trovano la loro massima espressione quando dall'altra parte della rete si trova Rafael Nadal.
Altrimenti non si capirebbe il motivo che ha portato il vincitore di 12 slam a perdere il secondo set della finale di Montecarlo quando conduceva 4-0. E allo stesso modo, non troverebbe spiegazione il crollo subito nel primo set della finale di domenica che lo vedeva tranquillamente in vantaggio 5-1, prima di subire sette games (e quattro break) consecutivi. L'infortunio occorso al suo avversario - sofferente ad una coscia, e poi improvvisamente ristabilito - può averlo deconcentrato, però il lungo passaggio a vuoto di Fed-Express che a conti fatti gli è costato il match probabilmente ha origini diverse. Federer sa giocare magnificamente anche sulla terra, solo che lo fa a tratti e con Nadal non è ancora riuscito a sbloccarsi. Chissà se ci riuscirà al Roland Garros.
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