Jannik Sinner elimina in due parziali Fabian Marozsan nei quarti di finale a Pechino e vola in semifinale contro Alex de Minaur

Jannik Sinner è sceso in campo nel pomeriggio cinese con un solo pensiero in testa: voglio tornare tra i migliori 4 a Pechino. Viene da pensare questo al termine del match giocato dall'azzurro contro l'ungherese Fabian Marozsan, valido per l'accesso alla semifinale dell'ATP 500 di marca orientale. Sinner, vestito del suo classico completo blu scuro, inizia con le marce alte e conclude con una piccola rimonta, sigillando la partita con il punteggio di 6-1 7-5 in un'ora e 20 minuti di gioco. Domani (martedì, ndr), sempre sul campo centrale del China Open, affronterà l'australiano Alex de Minaur, già sconfitto 10 volte in carriera.

Sul primo set non vale nemmeno la pena dilungarsi, bastano le cifre: 6-1 Sinner in 26 minuti. Il secondo, invece, merita sicuramente qualche riga in più. Marozsan riesce a scrollarsi di dosso la tensione e inizia a colpire fortissimo, mettendo Jannik in seria difficoltà. C'è addirittura il break dell'ungherese, che avanza sul 5-4 e serve per allungare la partita al terzo. L'inerzia è tutta dalla sua parte, ma il numero 57 del ranking rovina tutto commettendo 4 errori consecutivi che scoprono nuovamente il fianco a Sinner, chirurgico nel tornare sotto e poi chiudere la contesa con tre game consecutivi (7-5).

Sicuramente il buon rendimento al servizio: 7 aces, 70% di punti vinti con la prima, 61% con la seconda. Nella fase finale del torneo, però, occorrerrà alzare quel 57% di prime in campo. La risposta è stata un fattore, soprattutto nel primo set: i numeri parlano di 28 punti vinti da Jannik sui 53 giocati. Bella, ovviamente, anche la reazione mentale nel decimo game del secondo parziale, sotto 5-4 e servizio Marozsan.