Federer: "Se gioco sulla terra non significa che questa sia la mia ultima stagione"
DaEurosport
Pubblicato 24/02/2019 alle 16:06 GMT+1
Lo svizzero, alla vigilia del torneo di Dubai che lo vedrà sfidare al primo turno Philipp Kohlschreiber, chiarisce le sue intenzioni ai giornalisti presenti all'ATP 500.
Non è un tour d’addio, non si tratta di una passerella. Roger Federer, alla vigilia del torneo di Dubai che lo vedrà sfidare al primo turno Philipp Kohlschreiber, chiarisce le sue intenzioni ai giornalisti presenti all’ATP 500. Lo svizzero non gioca sulla terra battuta dal 2016:
No, non è così. Ho pensato solo se volevo giocare sulla terra o no. La risposta è stata sì. Questo non significa che questa sia la mia ultima stagione sulla terra o in assoluto o che voglia giocare ancora una volta prima di ritirarmi. Non era questo il mio intento
Tutto quello che so è che dopo aver saltato per due o tre anni i match sul rosso, il mio corpo era pronto, mi sentivo pronto, d’accordo con la famiglia e il team. Questo è quanto ho deciso. Vorrei divertirmi davvero sulla terra
Dopo tutto, sono cresciuto sulla terra. Mi sentivo come se il mio corpo fosse abbastanza forte ora da fare di nuovo il cambio di superficie dal cemento alla terra e all' erba. Negli anni passati è stato diverso, ho preferito rimanere sul veloce
Abbiamo parlato dei 99 titoli a partire da Basilea in ogni torneo che ho giocato. Non c'è niente di nuovo. Certo, venire a Dubai, dove ho avuto molto successo, fa credere che potrebbe succedere qui. Ma il sorteggio è difficile (Fernando Verdasco, Milos Raonic, Karen Khachanov, Tomas Berdych e Borna Coric sono dal suo lato, ndr). Non ho giocato per settimane e penso solo al primo turno, spero che tutto si sblocchi di nuovo a Dubai. Sarà dura. Il ko con Tsitsipas? Non sono stato bravo sui punti importanti ma non cambierò il mio gioco per questo
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