Sport popolari
Tutti gli sport
Mostra tutto

Atp Firenze, Lorenzo Musetti: "Ho avuto un attacco di panico: non mi sono ritirato per Firenze"

Matteo Zorzoli

Aggiornato 16/10/2022 alle 01:50 GMT+2

ATP FIRENZE - Le parole del tennista azzurro dopo la sconfitta in semifinale contro Auger-Aliassime al Pala Wanny di Firenze: "Non ho mai sofferto di attacchi di panico, ma è una cosa che non riesci a superare durante la partita. Ci vuole tempo per tornare alla normalità. Non mi sono voluto ritirare perchè non mi sembrava giusto nei confronti delle persone che erano venute qui a vedermi"

Lorenzo Musetti

Credit Foto Eurosport

Firenze - E' un Lorenzo Musetti affranto quello che si presenta in conferenza stampa nella pancia del Pala Wanny dopo la sconfitta con Auger Aliassime in semifinale al Firenze Open. La prima domanda va dritta al punto, ovvero "all'infortunio" sofferto sul 2-5 del primo set. Ecco la risposta dell'azzurro:
"E' mal di stomaco, un blocco del diaframma non saprei come definirlo. Mi ha abbastanza condizionato, anche se non voglio togliere alcun merito a Felix che ha iniziato fin da subito a giocare veramente bene e darmi fastidio col suo gioco. Sicuramente non ero al mio meglio dal punto di vista fisico. Sono amareggiato. Cercherò di trovare il lato positivo da questa sconfitta".

Sul problema di respirazione

"Ho avuto lo stesso problema nel circuito Juniores dove non ero abituato a certi tipi di pressione. Le prime esperienze. Ora era da tanto che non mi capitava, era successo contro Baez alle Next Gen di Milano l'anno scorso e una volta che mi viene in campo è difficile da gestire. Non ho mai sofferto di attacchi di panico, ma è una cosa che non riesci a superare durante la partita. Ci vuole tempo per tornare alla normalità. Non mi sono voluto ritirare perchè non mi sembrava giusto nei confronti delle persone che erano venute qui a vedermi. Ho preferito di cercare di tirare fuori quello che avevo e di chiudere dignitosamente. Ora mi sento un po' debole e triste per come è finito il torneo. Ma testa già alla prossima settimana, a Napoli. Lavorerò anche su questo aspetto. Spero che non mi risucceda. Non c'è bisogno di nessun consiglio da medici o da scienzati nucleare (ride ndr.), è una cosa fisiologica. Era come se non entrasse aria nei polmoni, un peso importante da portare durante la partita".

Sull'atmosfera di Firenze

"Qualcosa di molto emozionante quando 5mila persona gridano il tuo nome e si esaltano ogni punto che fa. Ce l'ho messa tutta fino in fondo, sono contento perchè ho disputato due ottime partite e anche oggi ho dato il massimo".
picture

Passante da fantascienza di Musetti! Ivashka resta di sasso

Più di 3 milioni di utenti stanno già utilizzando l'app
Resta sempre aggiornato con le ultime notizie, risultati ed eventi live
Scaricala
Condividi questo articolo
Pubblicità
Pubblicità