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Federer ci riprova ad Halle per cancellare Stoccarda: Wimbledon è alle porte

Eurosport
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Aggiornato 20/06/2017 alle 15:01 GMT+2

Il campione svizzero, dopo il ko patito da Haas, cerca certezze fisiche e psicologiche nel giardino di casa, dove ha già trionfato otto volte, sulla via che conduce ai Championships.

Roger Federer intenta golpear a la bola en su partido frente a Tommy Haas en Stuttgart

Credit Foto Getty Images

Il battesimo di Roger Federer sull’erba è stato una doccia fredda, un duro ritorno alla realtà. Gli allenamenti sono una cosa, i match ufficiali un’altra e le 10 settimane di stop si sono sentite tutte sulle gambe dopo il primo set vinto in scioltezza contro Tommy Haas, al di là degli inconfutabili meriti del veterano tedesco.

Pensieri negativi da cancellare

Lo svizzero si augura che la bocciatura di Stoccarda sia salutare e per dimostrarlo il prossimo esame si chiama Halle, il giardino di casa. Re Roger non perdeva all'esordio sull'erba in un torneo del circuito maggiore da Wimbledon 2002, contro Mario Ancic, una vita fa insomma, un anno prima dell’inizio del regno. Il ko patito contro Haas (il terzo tennista capace di battere due volte in carriera il basilese su erba dopo Djokovic e Hewitt) ha offerto qualche spunto di riflessione al vincitore di 18 Slam:
Sono deluso da come è andata a Stoccarda, ma magari questa sconfitta è proprio quello che ci voleva per caricarmi in vista di Halle e Wimbledon
La delusione nasce anche dal rumore del tonfo contro un tennista fuori dalla top-300 (l’ultima volta era successo a Washington, nel 1999, quando a superarlo fu il numero 407 Bjorn Pau) benché rimanga salda la consapevolezza che a Wimbledon, al meglio dei cinque set, difficilmente avrebbe perso quella partita. È curioso che le uniche due sconfitte stagionali siano arrivate contro Donskoy e Haas dopo non aver convertito rispettivamente 3 e 1 match-point. Sull’erba, laddove vige la legge del servizio, i passaggi a vuoto sono vietati. Non ce ne dovranno essere nell’esordio odierno contro il giapponese Yuichi Sugita che è entrato come lucky loser per via del ritiro del taiwanese Yen-Hsun Lu a causa di un infortunio al braccio destro.

Padrone di casa

Nel Gerry Weber Open, Atp 500 giunto alla sua 25esima edizione, lo svizzero vanta 15 presenze (primato condiviso con Haas) e ben otto trionfi: 2003-2004-2005-2006-2008-2013-2014-2015. Sorto in una città di 21mila abitanti, nel cuore della Westfalia, il torneo non sembrava poter competere con l'immensa tradizione del Queen's Club finché Roger non ne ha accresciuto l’appeal infilando per quattro volte la doppietta Halle-Wimbledon. Nel 2012, gli organizzatori hanno intitolato a Sua Maestà la strada a ovest del torneo, in un viale lungo 300 metri. Prima di allora nessuno si era mai spinto fin lì, al massimo c'erano stati i francobolli in Austria e Svizzera...

Un passo alla volta

Agli ottavi l’ostacolo potrebbe essere Mischa Zverev, ai quarti Pouille (fresco vincitore di Stoccarda), poi magari Karlovic o Nishikori (che però sull’erba non si esalta) mentre dall’altra parte del tabellone i fari sono puntati su Alexander Zverev (impegnato subito con il nostro Lorenzi) e Dominic Thiem, la testa di serie numero 2. Stoccarda, però, insegna che in questa fase conviene procedere un passo alla volta con l’obiettivo di fare subito cifra tonda con la vittoria numero 1100 (dietro il primatista Connors a 1256) di una luminosa carriera.
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