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Roger Federer, la miglior partenza di sempre: record eguagliato, è semifinale

Simone Eterno

Aggiornato 16/03/2018 alle 15:47 GMT+1

Lo svizzero batte 7-5, 6-1 Chung e centra il 16esimo successo consecutivo: è la miglior partenza di sempre dal 2006, quando dopo 16 successi lo svizzero si arrese nella finale di Dubai a Rafa Nadal. Federer avrebbe poi concluso quella stagione con il clamoroso 92-5. Oggi come all'epoca, nonostante di anni lo svizzero non ne abbia più 25 ma vada per i 37, quasi nessuno sembra alla sua altezza.

Roger Federer celebrates

Credit Foto Getty Images

Non resta che ripeterci. Ancora e ancora. Sempre Roger Federer. Solo Roger Federer. Signori, l’ennesimo record è riscritto. Nella notte il fenomeno di Basilea ha superato – esattamente come nella semifinale dell’ultimo Australian Open – il promettente sudcoreano Chung. Il punteggio è stato di 7-5, 6-1. Perché è così importante questa vittoria, è presto detto.
16. E’ questo il numero da stampare ben in testa. Sedicesima vittoria consecutiva nel 2018. 16-0 è il clamoroso parziale dell’elvetico da inizio anno che, così, in carriera, aveva fatto solo nel 2006, quando di anni ne aveva 25 e di avversari, per quel talento, ce n’erano pochi.
Oggi come all’epoca questa definizione pare più che mai calzare, se non fosse che nel frattempo di anni Federer ne ha fatti 36 (37 il prossimo 8 luglio), e di ere tennistiche ne sono corse almeno un paio. Nessuno, però, a parte i grandi noti – oggi ai box – è mai riuscito a fermarlo. E dunque, in questo 2018, stiamo assistendo a quello che in termini numerici è il miglior inizio di stagione di sempre.
Strepitoso, magnifico, incredibile. Prendete dei superlativi a caso ed affiancateli a fianco del nome Federer. Tanto, ormai, è concesso tutto, perché in altro modo – se non appunto con una bella lista di superlativi – di questo atleta non si può dire altro. Heyon Chung, questa volta, ci ha provato con un po’ più di convinzione. Ma non è andato oltre il primo set. Finito subito sotto, il giovane sudcoreano ha avuto la forza di recuperare il break concesso in apertura e di portare Federer dentro un long set. Poi, però, proprio nell’ultimo game, il nuovo strappo dello svizzero. Quello definitivo. Già perché da quel momento in poi la partita ha detto 7 giochi a 1 Federer, con il sedicesimo appunto successo consecutivo di quest’anno che è valso a Roger la semifinale contro Borna Coric.
La domanda, già espressa da tanti e già definita da queste pagine negli scorsi giorni, è semplice: chi può fermare lo svizzero? Nel 2006, ovvero la più grande stagione tennistica dello svizzero – 92-5 i suoi numeri – a mettere fine alla corsa fu un tale Rafael Nadal, capace poi di superarlo anche nelle classiche Monte Carlo, Roma e Parigi. Oggi, Rafa, resta concentrato sul suo rientro e nella preparazione appunto all’imminente stagione del rosso. Resta il caldissimo Borna Coric, alla sua miglior settimana di sempre; oppure un po’ più in là – Kohlschreiber prima, e poi Querrey o Raonic permettendo – Juan Martin Del Potro. Altrimenti la storia sarà riscritta, ancora una volta, dallo stesso interprete di sempre. In bocca al lupo. A Federer, ma soprattutto alle generazioni che ancora dovranno averci a che fare.
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