Dimitrov raggiunge Sinner in finale a Miami: Zverev battuto in tre set, il bulgaro torna in top10

Lunga vita al rovescio a una mano, il colpo forse più spettacolare del tennis torna in topten: dopo l'uscita di Tsitsipas qualche settimana fa, uno dei suoi interpreti migliori, Grigor Dimitrov, ci rientra dopo addirittura 260 settimane, a 32 anni. E lo fa grazie al successo in semifinale al Masters 1000 di Miami contro Sascha Zverev, una vera e propria bestia nera: il bulgaro non batteva il tedesco dal loro primo scontro diretto, datato 2014, a Basilea. In mezzo sette vittorie del 26enne di Amburgo. Grazie al 6-4 6-7 6-4 arrivato nella notte, Dimitrov sale al gradino n° 9 della classifica Atp e si guadagna la finale: dall'altra parte della rete domenica Jannik Sinner (2-1 i precedenti a favore dell'azzurro, che ha vinto anche il più recente, a Pechino, lo scorso ottobre). Ci sarà da divertirsi.

Per Dimitrov, giustiziere di Carlos Alcaraz ai quarti ("Mi ha fatto sentire come un 13enne" le parole del murciano) e protagonista fin qui di un torneo da incorniciare, si tratta della terza finale di un Masters 1000 in carriera dopo Cincinnati 2017 (vinta) e Parigi-Bercy 2023 (persa). Il classe 1991, ex n° 3 del mondo e Maestro alle Atp Finals 2017, torna a vincere due partite consecutive contro due top5 dopo esserci riuscito una sola volta a Brisbane nel 2017. Con Zverev non ha concesso break ed è stato per due volte a due punti dal chiudere i conti in due set sul 5-4 e su 6-5 del secondo (il tedesco è riuscito a cavarsela al tiebreak, per poi soccombere al terzo). Comunque vada domenica, tra fine 2023 e inizio 2024 il bulgaro ha mostrato al mondo di poter competere ancora con i migliori, la notizia più bella per il circuito e per gli appassionati di tennis.