Jannik Sinner divora Daniil Medvedev in soli 69 minuti! È finale a Miami

L'unica espressione che ci viene in mente per descrivere quello che abbiamo visto nel teatro dell'Hard Rock Stadium è questa: debordante. Debordante il tennis di Jannik Sinner, debordante la sua concentrazione, debordanti i suoi miglioramenti. In soli 69 minuti l'azzurro distrugge, disintegra, pialla, annichilisce uno sconsolato Daniil Medvedev, trovando la terza finale nel suo 2024 (record 21-1, ndr). Dopo l'Australia e Rotterdam, quindi, ecco anche Miami, per la terza volta in carriera. Il nativo di San Candido è il primo tennista nella storia del torneo a raggiungere tre finali nelle prime 4 partecipazioni in Florida: un qualcosa di incredibile. Ma c'è di più, oltre ai dati. C'è un tennis ormai solidissimo, c'è una capacità, quasi irriverente, di spegnere gli avversari e le loro tattiche. Medvedev, soprattutto nel primo set, ha provato ad avanzare la posizione in campo, ma Sinner gli ha messo la palla nei piedi a velocità supersoniche e lo ha costretto a sbagliare tantissimo. Poi c'è il servizio, ormai arma di distruzione di massa: 80% di punti vinti con la prima e 7 aces.

Ad onor del vero dobbiamo dire che Medvedev ha sbagliato anche tanti colpi "semplici", con il campo completamente spalancato, ma queste difficoltà sono lo specchio del cambiamento nel rapporto di forza tra i due: il russo, dopo aver vinto le prime sei partite, ne ha perse cinque in fila, di cui tre in finale. Ora è onesto dire che Jannik vale molto di più del suo avversario, e infatti la classifica ce lo conferma (tra i due ci sono quasi 1500 punti, ndr). Domenica nell'atto conclusivo Sinner incontrerà il bulgaro Grigor Dimitrov: in palio c'è il titolo e la seconda posizione mondiale.