Tennis, Monte Carlo - Jannik Sinner si arrende a Tsitsipas, ai crampi e a una svista clamorosa: in finale va il greco

dall'inviato a Monte Carlo. Si ferma in semifinale la corsa di Jannik Sinner a Monte Carlo. Il tennista azzurro si arrende a tre fattori. Il primo: un grande Stefanos Tsitsipas, assolutamente ritrovato sulla terra rossa e protagonista di una super partita (e di un super torneo fin qui). Il secondo: ai crampi. Jannik nel finale di match ha prima accusato problemi alla coscia destra e poi a quella sinistra, tipico sintomo di crampi, di stanchezza. Il terzo - e certamente sarà discusso - a una clamorosa svista arbitrale. Sinner, nel terzo set, era avanti 3-1 e palla del doppio break. Proprio lì, su una seconda di servizio di Tsitsipas, la palla del greco finiva abbondantemente fuori. Un chiaro doppio fallo che avrebbe mandato Sinner avanti 4-1 e battuta. Un doppio fallo non rilevato dalla signora Aurelie Tourte; e un momento in cui Jannik è stato però anche poco lucido, decidendo di giocare il punto anziché fermarsi immediatamente per richiamare l'attenzione della giudice di sedia. Solo a punto concluso Sinner ha protestato. Ma in quel momento, per regolamento, non c'era più nulla da fare.

Sciorinati i tre temi principali di questo match, c'è stata anche la partita. E la partita ci ha detto che Stefanos Tsitsipas ha comunque vinto con merito. In particolare nel primo set, il greco ha giocato un tennis eccellente, con percentuali di servizio altissime ma soprattutto con grande qualità da entrambi i lati del campo. In particolare dal lato del rovescio - solitamente 'lato debole' nel gioco di Tsitsipas - sulla terra il greco si è aperto gli angoli con il timing giusto, accelerando poi grazie all'eccellente dritto che tutti conosciamo. Sinner ha provato a rimanere in scia dopo il break iniziale concesso con un doppio fallo, ma Tsitsipas ha lasciato le briciole.

Il merito di Sinner è stato non demoralizzarsi. Anzi. L'altoatesino ha alzato soprattutto il rendimento della risposta, riuscendo a risultare più aggressivo ed entrando più spesso in comando dello scambio - cosa non sempre riuscita nel primo set. E così, strappato il servizio sulla prima palla break concessa dal greco dopo 53 minuti, ha costruito il cuscinetto di vantaggio tenuto comunque con fatica fino al 6-3 che decideva il secondo parziale.

Il resto, appunto, è una cronaca di un terzo set che ha cambiato padrone quasi in maniera improvvisa. Tsitsipas, apparentemente in difficoltà anche dal punto di vista fisico - tantissime palle steccate a inizio terzo set - lascia a Sinner prima il break di vantaggio e poi la possibilità anche del 4-1. Il momento, l'abbiamo già raccontato. Quinto game, vantaggio Sinner, seconda di servizio Tsitsipas e palese doppio fallo non rilevato dal giudice di linea e dalla Tourte. Jannik decide comunque di giocare e non si ferma per chiedere la verifica. Il punto lo vince Tsitsipas che poi tiene anche il game. Da lì, il cambio di trama. Per Sinner si palesa la stanchezza, i campi e l'intervento del fisioterapista, che a un primo cambio di campo massaggia la gamba destra e a un secondo cambio campo quella sinistra. Ma è troppo tardi. Sulle ali dell'entusiasmo Tsitsipas non solo rientra, ma opera anche il sorpasso, chiudendo per 6-4 3-6 6-4 in 2 ore e 40 minuti.

Sinner dunque impatta nella seconda sconfitta stagionale dopo quella della semifinale a Indian Wells con Alcaraz. Un vero peccato, perché la finale era davvero lì. Tsitsipas di contro torna in finale per la terza volta: nel 2021 e 2022 vinse poi il torneo. Il greco aspetterà Casper Ruud, vincitore a sorpresa del match con Djokovic.