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Fognini batte Coric e vola in semifinale con Nadal a Monte Carlo

Simone Eterno

Aggiornato 19/04/2019 alle 21:40 GMT+2

Il ligure parte male, accusa un problema al gomito destro, va sotto 6-1, 2-0, ma poi si scatena in una rimonta super che gli regala la seconda semifinale a Monte Carlo dopo quella del 2013: 1-6, 6-3, 6-2. Fognini affronterà ora Rafael Nadal, 11 volte vincitore di questo torneo e favorito n°1 della vigilia.

Fabio Fognini batte Rafael Nadal e accede per la prima volta in finale nei Masters 1000: affronterà il serbo Dusan Lajovic.

Credit Foto Getty Images

Un set e un break sotto. Di nuovo. Esattamente come era successo con Rublev. Il finale è stato lo stesso: rimonta, vittoria e storica semifinale. Fabio Fognini è questo, prendere o lasciare. Capace di incantare, senza mai staccare un minuto la testa, come era successo ieri negli ottavi contro il numero 3 del mondo Alexander Zverev; oppure costretto ai miracoli dopo una partenza complicata e un gomito – quello destro – che gli dava noia, rimontando da 6-1, 2-0 sotto il numero 13 del mondo Borna Coric (che questi campi li conosce bene, allenandosi tutto l’anno a Bordighera sotto le attenzioni di Piatti).
Ha vinto Fognini. O meglio, ha stravinto Fognini. Già perché una volta chiusi in una stanzetta i propri demoni – qualsiasi essi fossero, fisici o mentali che preferiate – ha a tratti scherzato un Coric incapace non solo di dominare come aveva fatto nella prima frazione, ma persino di rimanere a contatto con la partita. Nel 6-1, 2-0 iniziale infatti il croato non aveva concesso praticamente nulla, lasciando a Fabio un ruolo secondario sul palcoscenico; o meglio, il solito ruolo di avversario stizzito già alle prese con i suoi drammi.
Di fronte al pubblico di casa però, ai fedelissimi – quelli veri della vicinia Liguria – così come gli altri italiani rimasti per tifare Fognini nella frizzantina temperatura di una Monte Carlo per pochi intimi all’accendersi dei riflettori, Fognini ha iniziato ad esaltarsi, come a voler premiare chi è rimasto per dargli fiducia.
Il ligure ha iniziato ad abbassare le traiettorie dei suoi colpi, pizzicando con più costanza un Coric sul dritto tutt’altro che impeccabile. Il croato ha perso la lunghezza dei propri colpi e insieme a quello la fiducia, inziando a sbagliare tantissimo. Fabio di contro si è esaltato, come spesso gli capita di fare, entrando in una trance agonistica dove è venuta fuori tutta la differenza di tocca tra lui e il suo avversario. Fognini ha così reso il parziale di 6 game a 1 del primo set, vincendo il secondo per 6-3. Ed è poi veleggiato in maniera maestosa nel terzo, dove è scappato fino al 5-1.
Dopo due ore di lotta, Fognini ha così premiato gli ormai infreddoliti presenti con la terza semifinale ‘1000’ della carriera; la seconda nel Principato dopo quella dell’edizione 2013. Un successo per 1-6, 6-3, 6-2 che già da stasera gli permette di tornare nuovo n°1 d’Italia – (15, superato Cecchinato) – ma che soprattutto gli regala la sfida più suggestiva – e impegnativa – di tutte: Rafael Nadal.
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Fabio Fognini

Credit Foto Getty Images

L’undici volte vincitore di questo torneo lo attende in semifinale: 11-3 i precedenti a favore del maiorchino; 6-2 sulla terra battuta. Fabio però è anche l’unico giocatore della storia, seppur su un’altra superficie, a rimontare Nadal da 2 set a 0 sotto. Nota statistica irrilevante, ma fino a un certo punto: essere riuscito in un’impresa del genere in passato (US Open), non può che dare fiducia. Gomito destro – e lena di Rafa – permettendo.
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