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Rune vince la sfida di nervi con Djokovic: il re abdica, il danese è in semifinale

Matteo Zorzoli

Aggiornato 17/05/2023 alle 17:45 GMT+2

MASTERS ROMA - Nella spettacolare sfida generazionale sul Centrale il danese batte 2-6 6-4 6-2 il 22 volte campione Slam e raggiunge la semifinale degli Internazionali d'Italia per la prima volta in carriera: affronterà il vincente di Cerundolo-Ruud in programma nella sessione serale

Holger Rune

Credit Foto Getty Images

dall'inviato a Roma - Il 6 volte re di Roma e campione in carica, Novak Djokovic abdica davanti al giovane Holger Rune: è questo il verdetto del primo quarto di finale degli Internazionali d'Italia andato in scena nella sessione diurna del Centrale del Foro Italico. Un match interrotto per pioggia sul finire del secondo set dopo il primo vinto agevolmente dal danese: una volta ripreso il gioco, il 22 volte campione Slam ha trascinato la contesa al terzo e decisivo parziale, dominato da Rune (6-2 4-6 6-2 il punteggio finale). Con il successo su Nole il ventenne nordico diventa il sesto giocatore in grado di battere per sei volte consecutive un top5 negli anni 2000 dopo Gustavo Kuerten, Andre Agassi, Rafael Nadal, Roger Federer e lo stesso Novak Djokovic. Wow.

Il match

Doveva essere il piatto forte del day 10 e in effetti il terzo atto della sfida generazionale tra Djokovic e Rune (il primo l'aveva vinto il Djoker a New York nel 2021, il secondo il giovane talento a Parigi-Bercy lo scorso novembre) non ha deluso le aspettative. Un match carico di pathos, l'antipasto ideale del Roland Garros dove sia il serbo che il danese si presenteranno da favoriti, in attesa di notizie da Rafael Nadal. La contesa parte con uno strappo netto di Rune che piazza un doppio break: Nole è totalmente in balia del n° 7 del mondo, il pubblico prova a scuoterlo, ma una marea di gratuiti e l'atteggiamento del corpo arrendevole condizionano l'esito del set: 6-2 che sa di sentenza.
Dopo una palla break annullata, il Djokovic apatico dell'avvio lascia spazio al solito combattente, complice anche un pasticcio del ventenne di Gentofte che sul 3-2 interrompe lo scambio chiamando out un colpo del serbo proprio mentre cominciano a scendere le prime gocce di pioggia sul Centrale. L'arbitro Lahyani scende dal seggiolone e assegna il punto a Nole. Morale? Il 35enne di Belgrado sfrutta l'occasione e sale 5-2, ma non riesce a chiudere subito. Rune chiama un Medical Timeout tattico, spezza il ritmo e al rientro conquista sette punti consecutivi, ottenendo il controbreak al secondo tentativo. Djokovic non molla e al cambio di campo sale 0-30 sul servizio dell'avversario, sul punteggio di 5-4, ma la pioggia da leggera si trasforma in acquazzone. Tutti negli spogliatoi per un'ora. Al rientro il campione serbo completa l'opera trascinando la sfida al terzo set. Chi si aspetta un parziale equilibrato deve presto ricredersi: Rune torna in campo se possibile ancora più aggressivo, Nole deve fare il punto tre volte e spesso e volentieri incappa nell'errore (saranno 18 alla fine, troppi in confronto ai 4 di Holger). In un lampo lo scandinavo fugge sul 4-0, uno strappo troppo ampio per essere ricucito da un Djokovic non ancora al top della condizione. Il doppio break resiste fino alla fine. I due si abbracciano, Rune ora è l'uomo da battere al Foro Italico: Cerundolo e Ruud (ma anche Medvedev e Tsitsipas dall'altro lato del tabellone) sono avvisati.
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