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Tennis, ATP Vienna - Andrey Rublev ferma la corsa di Matteo Arnaldi a Vienna: il russo passa in 2 set

Simone Eterno

Aggiornato 26/10/2023 alle 14:13 GMT+2

TENNIS - Matteo Arnaldi non riesce a trovare il colpaccio contro il n°5 del mondo Andrey Rublev: il russo passa per 7-5 6-3. Rublev vola così ai quarti di finale con Zverev. Nel pomeriggio il derby azzurro Sonego-Sinner.

Matteo Arnaldi, Tennis, ATP 500 Vienna, Imago

Credit Foto Imago

Si ferma al secondo turno la corsa di Matteo Arnaldi all'ATP 500 di Vienna. Dopo la buona vittoria al primo turno col veterano spagnolo Ramos, il ligure deve arrendersi al n°5 del mondo Andrey Rublev. Una partita che il russo ha sempre condotto senza sbavature, imponendo il ritmo dal fondo e soprattutto servendo molto bene, chiave per tenere Arnaldi a lungo fuori dal gioco. Rublev è passato col punteggio di 7-5 6-3, gestendo di fatto solo un momento delicato nel primo set, quando ha dovuto cancellare la prima - e unica - palla break della sua partita. Per il russo, vincitore qui nel 2020 in finale su Sonego, arriva così l'accesso ai quarti di finale contro Alexander Zverev (quest'ultimo vincitore ieri sera del suo match di secondo turno su Norrie) ma soprattutto la matematica certezza di essere il quinto qualificato alle ATP Finals di Torino (Djokovic, Alcaraz, Medvedev e Sinner gli altri 4). Per Arnaldi invece la terza sconfitta consecutiva contro un Top5: aveva esordito a Madrid con una clamorosa vittoria su Ruud, poi si è arreso a Medvedev in Canada, ad Alcaraz allo US Open e appunto oggi contro Rublev. Tutte partite, in ogni caso, dove non ha mai sfigurato.

La partita

A fare il match in sostanza è sempre stato Rublev, che dal fondo ha imposto un gran ritmo col dritto, ma soprattutto al servizio ha concesso le briciole ad Arnaldi, a lungo incapace di entrare nello scambio. E' stato così il ligure il giocatore a soffrire di più per rimanere in scia; e questo fin dal primo turno di servizio della partita, iniziato sotto 0-40 e preso per i capelli. Un atteggiamento di lotta che ha tenuto Arnaldi a galla per tutto il primo set, nonostante la sensazione fosse chiara: i turni di battuta di Rublev scappavano via rapidi, mentre quelli del tennista italiano conoscevano molte più difficoltà. Unica eccezione a metà primo set, quando nel settimo game il russo ha dovuto gestire la prima - e unica - palla break della sua partita: 3 prime di servizio consecutive dal 30-40 e addio alle possibilità di Arnaldi.
Il vero colpo alla partita Rublev l'ha così piazzato nel dodicesimo game. Arnaldi, che già aveva salvato un set point sul 5-4, ha ceduto la battuta per la prima volta, e da lì Rublev ha costruito un parziale di 5 giochi a 0 che hanno di fatto deciso la partita. Nel finale il merito di Arnaldi è stato comunque quello di rimanere attaccato al match, annullando la palla break che avrebbe mandato Rublev sul 5-1 e servizio e obbligando a un delicato game ai vantaggi il russo nel turno di battuta successiva, sul 4-2, 40-40 e servizio Rublev.
Insomma, come nei match con Medvedev o Alcaraz, gli altri Top5 da cui Arnaldi aveva conosciuto sconfitta quest'anno, il ligure non ha affatto sfigurato; anzi, ha mostrato di avere tennis e testa. Poi, certamente, esistono dettagli e caratteristiche che ancora fanno la differenza. Ma per Arnaldi questa è la prima vera stagione ad alto livello nel circuito ATP, iniziata a gennaio fuori dai 100. Il tempo e l'esperienza, insomma, giocano dalla sua.
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