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Sprazzi del vero Rafa: Nadal piega alla grande Wawrinka

Simone Eterno

Aggiornato 16/11/2015 alle 23:29 GMT+1

Gran esordio del maiorchino alle Finals 2015. Nadal supera 6-3, 6-2 un Wawrinka combattivo solo nel primo set e vola così in testa al suo gruppo. Per Stan la qualificazione passa ora irrimediabilmente dal match contro il padrone di casa Andy Murray

Rafael Nadal à Bercy

Credit Foto AFP

LONDRA - Si fa presto a dire ‘riecco Rafa’. Eppure, questa sera, c’è più di un fondo di verità dietro l’affermazione. Sarà per come la vittoria è arrivata, sarà per il valore dell’avversario, sarà perché questo torneo in fondo Nadal non l’ha proprio mai amato; eppure al giro di boa del primo round robin concluso per tutti, è proprio il bistrattato Rafa del 2015 ad essere apparso il più pimpante. Djokovic escluso dai discorsi, ovviamente.
D’altra parte un 6-3, 6-2 a Wawrinka su veloce indoor non lo si dà tutti giorni. Certo, non lo neghiamo, ci è voluta anche la complicità dello svizzero, ma questa è arrivata soprattutto nel secondo set.
Il primo infatti è stato un discorso alla pari in cui Rafa ha fatto vedere spunti da ‘vero Rafa’. Recuperi, pochi gratuiti, profondità di palla e una buonissima percentuale con la prima di servizio (71%). Queste le chiavi del successo di Nadal in una serata in cui fondamentale è stato l’approccio vincente fin dai primi scambi.
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Rafa Nadal

Credit Foto EFE

Wawrinka infatti non era partito male. Tutt’altro. Un break a zero in apertura arrivato a suon di vincenti faceva presagire il peggio per Rafa. Ma più che una minacciosa attitudine, un fuoco di paglia. Lungo tutto il corso della serata – e con impennate evidenti nel secondo – Wawrinka ha dato la sensazione di affidarsi al suo braccio più che a un piano ben preciso, rimanendo così impantanato in un mucchio di gratuiti – saranno 35 alla fine – che sono stati fatali con un Nadal così solido.
Insomma, al turning moment del match – il break nell’ottavo game del primo set – è come se fosse realmente finito il match dello svizzero, con la reazione d’orgoglio delle 7 palle break salvate nel primo game del secondo set che si è rivelata per quanto tale: orgoglio, appunto.
Il resto è stato, come detto, un più che discreto Nadal, che con 12 game presi e 5 concessi si mette così in testa al proprio gruppo davanti a Andy Murray. Mercoledì pomeriggio, nella sessione diurna, la sfida per capire chi dei due si prende la qualificazione. Passaggio del turno invece che per Wawrinka passerà inevitabilmente dal match con lo scozzese. David Ferrer permettendo, ovviamente.
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