Murray è il primo finalista: Berdych ko in 4 set

Provaci ancora, Andy! Lo scozzese batte Tomas Berdych dopo quasi 3 ore e mezza nella prima semifinale degli Australian Open: significa che Murray, dopo aver perso contro Federer (2010) e due volte contro Novak Djokovic (2011 e 2013), avrà la quarta possibilità di sollevare il suo primo trofeo a Melbourne e a sfavore di pronostico visto che sono in moltissimi, fra pubblico e addetti ai lavori, a considerare il match di domani (Djokovic-Wawrinka) la vera "finale anticipata" di questo slam Down Under.

Raccontiamo la partita: Berdych perde 2 quindici nei primi 4 turni di battuta; Murray va 3 volte ai vantaggi e nell’ultima occasione si salva da 0/30 con un recupero prodigioso a rete (video) prima dell’ace. Il break a favore di Berdych, che gioca molto profondo e domina i game iniziali nonostante il solito tocco approssimativo a rete, è nell’aria e arriva nell’ottavo gioco, ma il ceco si ferma servendo per il set (non perdeva un turno di battuta dal secondo match del torneo contro Jurgen Melzer), costretto poi a salvare 2 delicatissime palle break con giallo palle sgonfie (cambiate dal giudice su 5-5, 40/pari per la "gioia” di Murray) prima del tie.break. Il ceco cancella un set-point in spinta col dritto e vince il primo set 7-6 (6) dopo un’ora e 16 minuti: un parziale sostanzialmente meritato da Berdych malgrado i tanti errori non forzati (24) contro un Murray indolente, troppo difensivista e lontano dalla riga di fondo.

Il match è slegato e senza fili conduttori, tant’è che Murray domina il secondo set con un bagel di mezz’ora, ma senza incanti perché è Berdych a smarrire completamente la resa con la prima (36%, una su due in campo) e vincere un solo punto diretto contro i 12 errori gratuiti. È il primo set perso dal ceco nel torneo e il peggio, per lui, deve ancora venire perché nel sesto game della terza partita cede la battuta con un altro black-out inspiegabile da 40/0 (bravissimo lo scozzese a ribaltare l’ultimo scambio dalla spinta avversaria al passante vincente). Murray vince di percentuale il terzo set con ace finale, salva 2 palle break a metà quarta partita (3-3) e finalmente si rivede un game intenso che costringe il ceco a risalire da 15/30 con le migliori combinazioni servizio+dritto. I titoli di coda però sono vicini, perché sul 5-5 Berdych concede 2 palle break con il sesto doppio fallo e cede la battuta che manda il britannico a servire per il match. 6-7 (6), 6-0, 6-3, 7-5: ottava finale slam per Murray, quarta a Melbourne come Agassi, Lendl, Wilander e Novak Djokovic; Berdych aveva migliorato il suo best-career in Australia con un torneo praticamente perfetto fino alla semifinale (battendo Nadal) ma il ceco conferma tutti i suoi limiti mentali, giocando contro i migliori, vicino alla riga del traguardo.

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