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Roger Federer incanta Melbourne e si regala un altro sogno: Nishikori cede al 5° set

Eurosport
DaEurosport

Aggiornato 22/01/2017 alle 14:13 GMT+1

Lo svizzero supera il giapponese in un match al cardiopalmo: 6-7(4), 6-4, 6-1, 4-6, 6-3 il riassunto di una partita che consente al fuoriclasse di Basilea di volare ai quarti, dove lo attende Mischa Zverev.

Roger Federer

Credit Foto AFP

La classe innata non invecchia, il talento puro lascia ancora gli spettatori incollati a questo sport sulla spinta di una condizione fisica vintage e di una passione mai scalfita. Roger Federer accede per la 49esima volta ai quarti di finale di un torneo del Grande Slam e ci riesce dopo aver superato Berdych e Nishikori sovvertendo le gerarchie dell’attuale ranking mondiale e soprattutto quelle della logica: lo svizzero non vince in 3 set, ma batte il giapponese in 5. E ad attenderlo tra due giorni non ci sarà Andy Murray, rimasto a piedi per il miracolo di Mischa Zverev.
L’andamento del match è anomalo perché in men che non si dica Roger si ritrova sotto 1-5 e il set d'apertura sembra perso. In quel frangente sfrutta la caratteristica che molti imputano a Nishikori: una tendenza a disunirsi nei momenti importanti. La rimonta fino al 6-5, però, dà nuova linfa al giapponese che vince il tie-break. Sembrano così compromessi i piani del vincitore di 17 Slam: sforzo fisico vano e primo set al suo avversario.
Federer, invece, non arretra di un millimetro e rispolvera il servizio a suon di ace alzando le percentuali che a fine incontro reciteranno 80% di punti vinti con la prima: più bassa del 95% ammirato contro Berdych ma significativa pensando alla capacità del numero 5 del mondo di giocare la risposta in anticipo. Una macchina rossocrociata capitalizza quindi il break ottenuto nel settimo game del secondo parziale e, nel terzo, Roger rifila un bagel a Kei da 0-1 a 6-1 in 26 minuti.
Federer sembra poter completare l’opera, ma in una fase di controllo paga la fatica di un game da 20 punti con chance di break vanificata, nonostante un rovescio metafisico stampato di fianco al paletto. Ancora, una volta, la logica sembra quindi dover premiare il giapponese, ma dopo oltre 3 ore di gioco (alla fine saranno 3 ore e 23 minuti) e sei mesi d’inattività, il fuoriclasse di Basilea mantiene un livello di gioco altissimo per un totale di 83 vincenti a 42.
Il 6-7(4), 6-4, 6-1, 4-6, 6-3 definitivo regala un quarto anomalo che sarà l’esaltazione del serve and volley. Il tennis ha ancora bisogno di Roger Federer perché non ci si stanca mai di cercare nuovi modi per definire la perfezione.
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