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Da Wimbledon a Melbourne, the italian job di Thomas Fabbiano cacciatore di exploit
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Pubblicato 16/01/2019 alle 16:31 GMT+1
È esploso tardi ma ha già battuto Wawrinka a Wimbledon e oggi, piegando il gigante Opelka, è diventato il primo tennista italiano a vincere un super tie-break. Storia di Thomas Fabbiano che è nato a Grottaglie e s'allena a Foligno, di challenger e di quel point-break fra Shenzen e Raanana.
Thomas Fabbiano of Italy returns against Stan Wawrinka of Switzerland during their Men's Singles second round match on day three of the Wimbledon Lawn Tennis Championships at All England Lawn Tennis and Croquet Club
Credit Foto Getty Images
Chi è Thomas Fabbiano? È un tipico tennista italiano dai fondamenti tutti giusti, con un buon servizio, un abile dritto, un discreto rovescio (bimane), un bel tocco. Senza colpi eccellenti ma molta presa, il fisico lo penalizza e specialmente l’altezza (1,73). Somiglia un po’ a Fognini ma Fabio è di un’altra cilindrata. La voglia lo ricompensa. 
Tre anni fa, sul 5-0 contro Di Wu nel terzo set del challenger di Shenzen, era a un punto dalla sua prima top cento. Sui match point, il cinese tira a caso una risposta vincente e un dritto fra le righe, Fabbiano va in tilt e perde al tie-break dopo altri 3 match point. Non è una giornata storta ma il punto di rottura della carriera perché Thomas, che sta per compiere 26 anni, prende subito un volo che fa scalo a Roma e riparte per Tel Aviv: treno per Raanana e 6 set che, vinti contro Dekel Bar, Roberto Marcora e Ti Chen, lo portano per una magnifica settimana al numero 98 del ranking mondiale. In semifinale, contro Donskoy, è esausto però sì che quella partita vale quasi niente. 
Raanana, questa piccola cittadina israeliana, è la svolta di una carriera singolare che l’aveva visto debuttare negli slam agli US Open del 2013, ma è solo nel 2016 che riparte la sua storia (anche nei major) e alla fine dell’anno dopo - sempre a Flushing Meadows - Thomas vince i suoi primi match negli slam, battendo gli australiani Smith e Thompson, fino al derby con Lorenzi. La scorsa stagione Fabbiano gioca 3 major su quattro e a Wimbledon elimina, udite udite, Stan Wawrinka nel match (ad oggi) più prestigioso della sua carriera. 
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Thomas Fabbiano - Wimbledon 2018
Credit Foto Getty Images
Agli Australian Open non aveva mai vinto una partita prima di diventare, piegando il gigante Opelka, il primo tennista italiano ad aggiudicarsi un super tie-break. Oggi parliamo e scriviamo solo di lui perché se Fabbiano bisserà al terzo turno contro Dimitrov (match sulla carta proibitivo, però tutti sappiamo certe cose del bulgaro) sarà una prima dolcissima volta agli ottavi di finale di uno slam. 
Contro Reilly Opelka, giovane big server statunitense che aveva piegato al debutto lo zio Isner, Fabbiano ha impugnato lo scudo e tirato di fionda, spuntandola al super tie-break del quinto set dopo tre ore e mezza di bombardamento: 67 ace di Opelka a 2, 97 vincenti a 33. Come in Coppa Davis nel 2009 (Repubblica Ceca-Croazia) fra Stepanek e Ivo Karlovic: Radek vince servendo 18 ace, l'altro perde con 78. Prima, durante e dopo ci vuole un gran coraggio:
Nato a Grottaglie, in provincia di Taranto, il 26 maggio 1989, residente nella vicina San Giorgio Ionico: oggi Thomas Fabbiano, con un best ranking 70 nel 2017, è il numero 102 ATP. È della leva di Daniel Lopez e Matteo Trevisan, che insieme vinsero il doppio junior a Wimbledon nel 2007. A scuola di Fabio Gorietti sui campi di Foligno, per Fabbiano il salto di qualità è arrivato un po’ tardi, per gli altri mai. 
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