Fognini fa grande l'Italia: per la prima volta nell'era Open 3 azzurri sono al 3° turno di Melbourne

L’Italia del tennis si sveglia con il sorriso nel quarto giorno degli Australian Open. Fabio Fognini stende Leonardo Mayer e si unisce a Seppi e Fabbiano al terzo turno di Melbourne: si tratta di un record per il tennis italiano maschile perché nell’era Open non avevamo mai avuto tre azzurri così avanti nel primo Slam dell'anno contemporaneamente.

Il ligure gestisce bene un avversario ostico come l’argentino, un tennista che conosce benissimo e che, presentandosi Fabio da favorito, poteva rappresentare una trappola psicologica non banale per l’atleta di Arma di Taggia che aveva perso gli ultimi due precedenti. Fognini, invece, vince il primo tie-break, scappa via nel secondo parziale e riattacca la spina anche dopo l’interruzione di un’ora per la pioggia. Nel terzo set, l’epilogo potrebbe essere più rapido ma Leo Mayer piazza il contro-break all’ottavo gioco e allunga la partita.

Fognini non si scompone e chiude con un altro tie-break un verdetto che recita 7-6(3) 6-3 7-6(5) in due ore e 25 minuti. Il suo prossimo avversario, sabato al terzo turno, sarà Carreno Busta che ha piegato Ivashka per 6-2 6-3 7-6(7). Il regolarista spagnolo è un cliente ostico e vanta un cinque su cinque nei precedenti. Il numero 13 del mondo dovrà continuare con la determinazione mostrata oggi per batterlo per la prima volta in carriera e guadagnarsi un possibile ottavo slam – eguaglierebbe il suo miglior risultato a Melbourne – contro Kei Nishikori che anche oggi ha tremato per prevalere sul veterano Ivo Karlovic (ko solo 7-6 al quinto).

E le buone notizie per l’Italia non sono finite perché c’è ovviamente anche Camila Giorgi, nostra unica rappresentante nel tabellone femminile, che ha liquidato in meno di un’ora la polacca Swiatek lasciandole la miseria di due game. La marchigiana, soddisfatta e sorridente nel post partita, si prepara ora a un crash test contro Karolina Pliskova che ha concesso un set alla Brengle. Crediamoci tutti insieme per un’edizione degli Australian Open tinta d’azzurro.