Abbiamo Kyrgios-Nadal: Nick fa, disfa e batte Khachanov al super tie-break
Aggiornato 25/01/2020 alle 16:02 GMT+1
La partita fin qui più spettacolare dell'Australian Open non poteva essere che di Nick Kyrgios: 6-2, 7-6 (5), 6-7 (6), 6-7 (7), 7-6 (8) a Karen Khachanov nella bolgia della "sua" Melbourne Arena. Si definiscono così i primi ottavi di finale: la grande sfida Kyrgios-Nadal, il derby Next Gen tra Rublev e Zverev, Wawrinka-Medvedev e Monfils-Thiem. Si fa sul serio.
Ha vinto il primo set e il primo tie-break. Ha avuto match-point nel terzo e nel quarto parziale. Ha piegato Khachanov al super tie-break, da 8/7 russo, per donare al suo pubblico devoto e chiassoso il match più bello del torneo. Nick Kyrgios è fatto così, genio sregolato, campione irriverente, talento sprecato. Quattro ore e 26 minuti di spettacolo puro ed esagerato, in concorso di merito con Karen Khachanov, fra servizi intrattabili e squisiti rovesci, colpi accelerati e vincenti memorabili, ma anche il solito avanspettacolo che, come sempre, ci fa chiedere se davvero proprio necessario. Tipo tweener messi ovunque, inutili vaniloqui, urlacci, insulti e avvistamenti palla.
Tutto in funzione di uno spettacolo intenso e almeno in questo tempo, dopo molti giorni sofferti tra gli incendi, doveroso Down Under. Tutto in funzione della grande sfida Kyrgios-Nadal in versione Celebrity Deathmatch, o almeno così vorrebbe la parte più tamarra di Nick, quella che lo mira al corpo e l'offende a parole, ma anche la versione più divertente delle pose e imitazioni. Da Wimbledon 2014 a Wimbledon 2019, Kyrgios ha dichiarato guerra a Nadal e anche stavolta c'è da portarsi gli elmetti.
Tanti ace (15), pochi doppi falli (2), il 77% dei punti con la prima di servizio e 34 vincenti. Finalmente Alexander Zverev non si concede distrazioni: 3 match, 3 vittorie in 3 set con Cecchinato, Gerasimov e Fernando Verdasco. Zverev accede al quarto turno dell’Australian Open rifilando un nettissimo 6-2 6-2 6-4 al veterano spagnolo in meno di due ore. Finalmente perché - al netto della grazia infinita di Djokovic, Federer e Nadal - il tennis ha bisogno di un nuovo protagonista e Tsitsipas ha già lasciato Melbourne con tutta la Next Gen.
Tutti tranne il coetaneo Andrey Rublev, che sarà proprio il suo avversario quando in palio ci sarà una prima volta ai quarti dello slam Down Under. Il tennista russo ha rimontato Goffin 2-6 7-6 (3) 6-4 7-6 (3) ma in carriera non ha ancora battuto Zverev, sconfitto a Monte Carlo, Pechino e Shanghai. Ma tre su cinque si fa un altro sport e Rublev negli slam ha già fatto qualche nobile scalpo.
Costretto al ritiro per un problema al piede, John Isner spiana la strada degli ottavi a Stan Wawrinka, che dopo i 5 set con Seppi fa un bel sospiro di sollievo. Il suo match con Isner dura infatti appena un’ora: un set e mezzo da 6-4 4-1rit. e via al quarto turno con Daniil Medvedev. Più netto del previsto il successo del finalista US Open contro il giovane tennista di casa Alexei Popyrin: 6-4 6-3 6-2 per chiudere in un’ora e 45’ la Rod Laver Arena.
I match di quarto turno più spettacolari della parte alta di tabellone? Probabilmente saranno Kyrgios-Nadal e quello tra Gael Monfils e Dominic Thiem. Il primo, saltimbanco del tennis, pone fine al graditissimo ritorno al futuro di Ernests Gulbis, genio sregolato di quelli che ti fan sempre e comunque divertire: 7-6 (2) 6-4 6-3. L’altro, che ha conteso a Nadal le ultime due finali del Roland Garros, sorprende per il fascino del suo gioco d’attacco e la bellezza del rovescio a una mano: 6-2 6-4 6-7 (5) 6-4 al ventiduenne statunitense Taylor Fritz. Chi vincerà? Stando all’head-to-head il pronostico è chiuso: 5-0 Thiem e pure due walk-over.
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