Thiem-Djokovic, la finale ai raggi X: la maturità dell'austriaco bussa al regno del serbo

Da un confronto tecnico e mentale appassionante passa la finale degli Australian Open 2020: scopriamo come è cambiato il gioco del numero 5 del mondo negli ultimi dodici mesi, le ragioni per cui il vincitore di 16 Slam, recordman di successi a Melbourne, parte favorito e in cosa consiste quel tentativo di essere l'alternativa ai tre fenomeni nel solco di Murray e Wawrinka.

Novak Djokovic e Dominic Thiem - Finale Australian Open 2020

Credit Foto Getty Images

Sembra un'impresa titanica per Dominic Thiem spodestare dal trono, dal suo trono, Novak Djokovic, il tennista più vincente nella storia degli Australian Open. L'austriaco è chiamato a superare quello scoglio che per molti, quasi tutti in questa generazione, è stato troppo grande: bussare alla porta di uno dei tre fenomeni e sfrattarlo da casa sua. Se Roger Federer è il re di Wimbledon e Rafa Nadal il cannibale del Roland Garros, lo Slam australiano è sempre stato territorio di conquista del Djoker. Lo sa bene il numero cinque del mondo che a Parigi ha toccato con mano nelle ultime due edizioni il dominio del mancino di Manacor.
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Novak Djokovic - ATP Finals 2019

Credit Foto Getty Images

La crescita di Thiem

Thiem arriva, però, alla terza finale in carriera nei major con una consapevolezza e soprattutto una maturità tecnica diverse. E' Alexander Zverev, eliminato dall'austriaco in semifinale, ad aver tratteggiato gli aspetti di questo cambiamento in conferenza stampa:
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Australian Open: Thiem-Nadal 7-6 7-6 4-6 7-6, gli highlights

Video credit: Eurosport

La crescita di Thiem, che come ha detto Wilander sta cercando di essere sempre più completo, è stata evidente. Il primo Masters 1000 vinto a Indian Wells, in finale contro Roger Federer, è stato la spinta per i successivi risultati ottenuti sul veloce nel 2019: le vittorie di Pechino e Vienna, l'ultimo atto delle ATP Finals di Londra, i quarti di Montreal e Shanghai e ora la finale di Melbourne. Tutto nell'arco di dodici mesi. Thiem stesso, in conferenza stampa, spiega cosa è cambiato dopo il titolo californiano nel principe dei tornei 1000:
E così è stato. Proprio alle Finals Thiem ha superato Djokovic in una battaglia del round robin finita 7-6 al terzo set. Il serbo, che conduce 6-4 negli head to head, aveva vinto le tre partite precedenti sul veloce. C'è stato un piccolo cambio d'inerzia confermato dai quattro successi dell'austriaco negli ultimi cinque incontri: numeri maturati però sul rosso - fatta eccezione per la sfida di novembre - in cui spicca la semifinale dell'ultimo Roland Garros.

Confronto tecnico e mentale: perché Djokovic parte favorito

Djokovic parte ovviamente con i favori del pronostico. Il suo percorso è stato agevole con appena un set lasciato per strada (nel primo turno a Struff), ha avuto un giorno di riposo in più e ha mantenuto un livello altissimo per tutto il torneo. Thiem, al contrario, è reduce dalle 3 ore e 42 spese in campo con Zverev, dalle 4 ore e 10 con Nadal, dai cinque set con Bolt e dai quattro con Fritz. Il rovescio a una mano del classe '93, il suo topspin e la notevole potenza che riesce a imprimere ai suoi colpi incontreranno l'uomo con le molle, l'intelligenza robotica applicata al tennis, un fuoriclasse che quando più conta tira fuori il meglio, grazie a un mix letale di doti fisiche e atletiche e alla miglior risposta del circuito. Insomma, la caccia all'ottavo sigillo, il 17esimo negli Slam del Djoker potrà contare anche sull'esperienza di chi conosce ogni angolo della Rod Laver Arena:

Thiem nel solco di Murray e Wawrinka: la nuova minaccia di Djokovic

Thiem, però, ha lavorato per essere l'unica alternativa reale ai big 3 degli ultimi tre anni. Dopo Murray e Wawrinka, l'austriaco ha raccolto l'ingrato testimone battendo Federer su ogni superficie, Djokovic per quattro volte tra terra e cemento e Nadal per quattro volte nel suo regno d'argilla. Il serbo ha vinto otto delle dodici finali disputate contro giocatori diversi da Federer e Nadal. Le quattro sconfitte sono maturate proprio con Murray (US Open 2012 e Wimbledon 2013) e Wawrinka (Roland Garros 2015 e US Open 2016).
Finali SlamFinali Slam contro Federer o NadalFinali Slam contro altri giocatori
Totale251312
Vittorie1688
Sconfitte954
Se per la Next Gen serve ancora del tempo, c'è un tennista maturo della generazione di mezzo ormai pronto al grande salto. E' solo questione di tempo e lo sa bene anche Mister Australia:
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Credit Foto Eurosport

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