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Australian Open 2023, Djokovic sulla sua presenza: "Non è ufficiale, ma ci sono segnali positivi"

Simone Eterno

Pubblicato 24/10/2022 alle 22:37 GMT+2

AUSTRALIAN OPEN 2023 - In una lunga intervista in Serbia al portale Sportal, Novak Djokovic ha dato aggiornamenti riguardo la sua presenza al prossimo Australian Open: "Non è ufficiale, ma ci sono segnali positivi. Se ne stanno occupando i miei avvocati in Australia e il governo. Spero di esserci, sono contento che abbiano riaperto le frontiere agli stranieri non vaccinati".

Novak Djokovic

Credit Foto Getty Images

Novak Djokovic è tornato a parlare della questione legata alla presenza o meno al prossimo Australian Open 2023. Il 21 volte campione slam l’ha fatto da Belgrado, nella sua Serbia, dove sta preparando il finale di stagione con il Masters 1000 di Parigi Bercy e le successive Nitto ATP Finals a Torino. Djokovic ha concesso una lunga intervista al portale Sportal, toccando tanti temi ma in particolare, appunto, la questione australiana. Così Djokovic sui vari temi toccati durante l’intervista.

Sulla sua presenza all’Australian Open 2023

Riguardo alla mia presenza in Australia, ci sono dei segnali positivi, ma nulla di ufficiale ancora. Sono in contatto con i miei avvocati in Australia, che a loro volta sono in contatto con le autorità che si occupano nel mio caso. Spero di avere una risposta nelle prossime settimane, una qualsiasi risposta che sia positiva o negativa. Ovviamente spero di averne una positiva in modo da avere abbastanza tempo per preparare l’inizio della mia stagione, sempre che l’inizio della mia stagione sia in Australia”.

Sul rapporto con l’Australia

Certo mi piacerebbe andarci. Ho superato quello che è successo all’inizio dell’anno, voglio solo giocare a tennis perché è ciò che so fare meglio. L’Australia è sempre stata il posto dove ho giocato il mio miglior tennis, i risultati parlano chiaro. Sono sempre super motivato, quest’anno ancora di più. Spero davvero arrivi una risposta positiva”.
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Novak Djokovic e Craig Tiley (Open de Australia 2021)

Credit Foto Getty Images

Sulle lezioni imparate nel 2022

E’ stato sicuramente un anno interessante, decisamente strano. Cerco sempre di prendere le cose positive da ogni situazione, è parte del mio carattere e di come mi approccio alla vita. So che tutto quello che è successo in Australia e dopo l’Australia – il modo in cui alcune persone mi hanno trattato, che non è stato bello e non l’avevo mai provato in vita mia – mi ha aiutato ad apprendere una lezione importante. Una lezione su me stesso, sulla vita e su come comportarmi in questo mondo, specialmente nel mondo del tennis”.

Sul tennis, una frecciatina a qualcuno

Sono cadute molte maschere, da questo punto di vista durante tutto questo processo è stato interessante per me osservare come alcune persone si sono comportate con me quest’anno. Vado avanti, motivato e ispirato”.

Sulle sfide del futuro

Amo questo sport, do tutto in ogni allenamento perché ogni giorno è diverso dall’altro, ogni giorno c’è una nuova sfida. Le giovani stelle sono ormai arrivate, sono affamate di vittorie ed è una cosa che mi dà motivazioni extra per andare avanti a lottare”.
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Novak Djokovic & Carlos Alcaraz

Credit Foto Getty Images

Sugli Stati Uniti, dove persiste il divieto

E’ il Paese che ospita alcuni dei tornei più importanti. Io rispetto tutti, ognuno può avere la sua opinione riguardo alla mia situazione. Posso dire però che io non ho mai offeso nessuno e non sono mai stato irrispettoso in nessun modo. Ho solo mostrato come sia importante che ognuno abbia il diritto di avere una libera scelta”.

Di nuovo sul caso Australia 2022

Sapevo che la mia scelta avrebbe portato a determinate conseguenze, come non poter entrare negli Stati Uniti. L’Australia però è un caso differente. In Australia io avevo un’esenzione che alla fine però non ha funzionato. Sappiamo cos’è successo, non è necessario tornare sull’argomento”.

Sul processo per l’ingresso all’Australian Open 2023

Questa volta sto aspettando per un nuovo permesso. Sono contento che l’Australia abbia riaperto le sue frontiere anche agli stranieri non vaccinati. Io continuo ad avere un divieto d'ingresso che spero verrà revocato. Come ho detto, è una questione che non è nelle mie mani. Spero che le persone in carica nel governo australiano mi diano una risposta positiva, tutto qui”.
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Djokovic respinto in Australia diventa un caso politico

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