Collins-Swiatek 6-4 6-1: l'americana raggiunge Barty in finale degli Australian Open

Ashleigh Barty e Danielle Collins, la finale del tabellone femminile è servita. Dopo aver assistito al successo per 6-1 6-3 dell’australiana su Madison Keys, la tennista a stelle e strisce non ha deluso le attese nel secondo match sul cemento della Rod Laver Arena. Collins ha trionfato 6-4 6-1 su un'opaca Iga Swiatek in un'ora e 20 minuti.

Per Collins, già semifinalista a Melbourne tre anni fa, si tratta di una rivincita non solo sulla polacca (che la sconfisse a tavolino in quel di Adelaide l'anno scorso) ma anche su se stessa e i mali che ne hanno attanagliato la carriera all’apice della sua maturazione. Superata la battaglia con l’endometriosi (patologia che colpisce gli organi genitali femminili e che aveva precluso alcune partecipazioni slam dell’americana negli scorsi anni), Collins sta vivendo una vera e propria redemption story.

La racchetta a stelle e strisce, oltre allo scalpo della numero 7 del seeding, ha strappato successi anche su Dolehide, Konjuh, Tauson, Mertens e Cornet sulla rotta verso la finale. Anche quest’oggi la 28enne statunitense è entrata in campo con gli occhi della tigre, ed ha sorpreso Swiatek grazie ad un servizio ed una tenacia (rivelatasi cruciale sotto il torrido caldo australiano) nettamente migliorati rispetto alle sue ultime uscite. La Collins trionfa sia di potenza che di tattica, rifilando ben 27 vincenti al netto di 13 non forzati.

L’avvio di match è indubbiamente drammatico per Swiatek: il suo servizio piatto non riesce a smuovere minimamente la Collins, che può giocare d’anticipo direzionando al meglio le sue cannonate di rovescio. Due schiaffoni impressionanti in risposta, un doppio fallo e un colpo fuori misura della polacca concedono il break a freddo all’americana, che poi si ripete con la medesima formula al terzo game. Confermato il 4-0 all’uscita dai blocchi, la statunitense continua a mandare fuorigiri la polacca con dei cambi lungolinea da capogiro. La resa della seconda di battuta, per Swiatek, è a dir poco tragica: solo due punti su 12 vinti con questo colpo nel primo parziale.

Iga lancia qualche segnale di ripresa recuperando due break di svantaggio e annullando quattro set point sul finale del set, ma l’americana è lucida nel frenare il suo nervosismo al decimo game, chiudendo sul 6-4 grazie a una prima formidabile.

Swiatek non riesce a spostare nemmeno il secondo set dal binario a stelle e strisce: la polacca non riesce a ricalibrare il suo fallace servizio, che arma sistematicamente le frustate di rovescio dell’avversaria. L’americana vola nuovamente sul 4-0 in apertura di set, e questa volta archivia la pratica senza troppe esitazioni sul 6-4 6-1.

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