Fabio Fognini rimonta Pella e regala i quarti all’Italia: l’Argentina s’arrende 3-2

È stata dura e abbiamo sofferto, ma così è ancora più bello. L’Italia supera l’Argentina e vola ai quarti di Coppa Davis, dove dal 7 al 9 aprile gli azzurri faranno visita al Belgio. Il match decisivo è la sceneggiatura perfetta di un weekend palpitante e drammatico. L’Italia si era portata sul 2-0 grazie a Lorenzi e Seppi per poi perdere il doppio dei rimpianti con Fognini e Bolelli e rimettere tutto in discussione dopo il ko di Lorenzi per mano di Berlocq. Il tennista di Arma di Taggia ce l’ha fatta quando tutto sembrava compromesso, risalendo dal punteggio di 2 set a 0 a favore di Pella e spegnendo l’ardore del pubblico di Buenos Aires.

L’inizio della sfida sembra una delle classiche giornate storte del Fogna che non sente il dritto e infila errori gratuiti a ripetizione. I sostenitori di casa, aizzati da Diego Armando Maradona in versione capo ultrà, spingono Guido Pella, 80esimo tennista del ranking Atp, a sognare quello che non erano mai riusciti a fare nella storia: rimontare in Davis dopo aver perso i primi due match.

Il tennis, però, sa regalare emozioni uniche e quando in campo c’è Fabio Fognini ogni pronostico può essere ribaltato, nel bene e nel male. Pella avverte il classico braccino e l’azzurro si porta sul 3-2 nel terzo set, ma il game decisivo è l’ottavo: l’argentino si trova costretto ad annullare palle-break in serie, ma a fatica il numero 45 del mondo gli strappa il servizio e, dopo 2 ore e 21 minuti, vince il set che ribalta l’inerzia.

Nel quarto parziale, infatti, il ligure sfoggia il meglio del suo repertorio per cancellare con classe le due possibilità dello 0-2 Pella che gli rende onore e applaude. A quel punto è Fognini a mettere la freccia, alternando qualche errore banale a 15 di alto livello, per il 6-4 che spaventa la bolgia del Parque Sarmiento di Buenos Aires. Il break del 3-2 nel quinto set è decisivo così come la palla del possibile contro-break immediato gestita bene da Fabio che, con un ace, scatta sul 4-2 dei saluti.

Il verdetto è 2-6, 4-6, 6-3, 6-4, 6-2 dopo 4 ore e 16 minuti di battaglia che premiano l’Italia, vittoriosa contro i campioni in carica. Ad attenderci c’è il Belgio ad aprile e non sarà facile ma siamo vivi e, con questo successo, faremo parte del world group anche nel 2018.