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Seppi non brilla ma regola Laaksonen: Italia-Svizzera è sul 2-0

Simone Eterno

Aggiornato 05/03/2016 alle 22:56 GMT+1

Dopo la sofferta vittoria di Lorenzi, vince anche Andreas Seppi. L'altoatesino non gioca certo il suo miglior tennis, ma contro il giovane Laaksonen bastano testa ed esperienza: 7-5, 7-6 (4), 3-6, 6-3 il finale. Italia che nel doppio avrà il match point per incontrare, presumibilmente, l'Argentina (2-0 in Polonia sulla Polonia)

Tennis Davis Cup 2013 Italy Andreas Seppi

Credit Foto LaPresse

Andreas SEPPI b. Henri LAAKSONEN 7-5, 7-6 (4), 3-6, 6-3
No, non è stata una grande Italia, ma quello che più contava – il risultato – dice 2-0 azzurri. Dopo la soffertissima vittoria di Paolo Lorenzi, anche Andreas Seppi ha fatto il suo, consegnandoci e consegnandosi quello che domani insieme a Simone Bolelli potrebbe già essere il punto definitivo.
Esattamente come a Marco Chiudinelli nel pomeriggio, onore delle armi anche per Herni Laaksonen. Il 23enne elvetico numero 174 al mondo ha mostrato buonissimi fondamentali e una basa che sarà destinata a portarlo certamente più in alto, ma la differenza rispetto al primo singolare si è vista proprio grazie alla presenza di un giocatore di spessore. A differenza di Lorenzi, infatti, Seppi è riuscito a convertire tutti i momenti chiave e a non permettere a un insidioso Laaksonen – molto più di Chiudinelli – di non arrivare così in là come aveva fatto il tennista di Basilea.
Seppur non in una delle sue serate migliori – anzi, alla fine saranno ben 62 i non forzati –, Seppi si è dimostrato più concreto quando contava, sfruttando la fretta di Laaksonen di cercare il vincente negli scambi più delicati e girando a suo favore tutte le situazioni maggiormente spinose. Pensiamo al dodicesimo gioco del primo set che è valso il primo parziale; ma anche all’ottavo del secondo, quando l’altoatesino è rientrato dell’iniziale break di svantaggio; e poi il tie-break, condotto e vinto senza particolari patemi per 7 punti a 4 o ancora al quarto e decisivo set, quando con un Laaksonen ancor più in partita Seppi è riuscito a tenere di testa in una situazione che di minuto in minuto si faceva sempre più delicata. Tutti sintomi di una partita come detto ben lontana dai migliori standard di Andreas, ma altrettanto significativa poiché vinta con fosforo ed esperienza.
Insomma, il primo giorno pesarese consegna al tennis italiano una squadra ben lontana dal sua miglior forma ma che contro la modesta – ma generosa – Svizzera priva di Federer e Wawrinka (il primo infortunato, il secondo già a Indian Wells...) non si è fatta sorprende. Il pass per i quarti di finale è vicinissimo.

Le altre

Primo turno piuttosto interessante sotto vari aspetti. Partiamo da coloro che prima di tutti, per via del fuso orario, avevano iniziato. Sull’erba di Melbourne la situazione tra Stati Uniti e Australia dice 1-1: alla vittoria in 3 set di Isner su Groth, aveva risposto Tomic in 4 su Sock.
Il match che più interessava l’Italia era quello dei potenziali avversari al prossimo turno, ovvero Polonia e Argentina. Sul veloce indoor di Danzica gli argentini conducono 2-0. La Polonia infatti, priva dell’acciaccato – come al solito – Janowicz, si è dovuta arrendere prima con Michal Przysiezny a un caldissimo Guido Pella e poi con Hubert Hurkacz a Leonardo Mayer: entrambe le partite finite 3 set a 0 per i sudamericani. Due a zero anche per la Francia che nella “trasferta” caraibica di Guadalupa non ha avuto troppi problemi a regolare un Canada orfano – anche qui infortunio – di Milos Raonic: 3 set a 0 di Monfils con Dancevic e 3 set a 0 anche di Simon contro Pospisil, e questo nonostante il numero 1 dei canadesi conducesse 5-0 nel primo set.
Molto più equilibrate invece le altre sfide. Sul veloce indoor di Birmingham è 1-1 tra Gran Bretagna e Giappone; i numeri uno dei rispettivi paesi non deludono le attese: Andy Murray rifila 3 set a 0 a Taro Danierl e Kei Nishikori fa la stessa cosa con Daniel Evans. Pari anche sul rosso indoor di Liegi: per la Croazia a portare avanti il punteggio è stato Cilic (3-0 a Coppejans), poi l’1-1 è stato a firma Goffin bravo a vincere al 5° contro Borna Coric. Ma l’incrocio più tirato è stato senza dubbio quello di Hannover tra Germania e Repubblica Ceca. Due battaglie al 5° set, un punto a testa. A portare avanti i tedeschi Philipp Kohlschreiber contro Lukas Rosol; poi il punto del pari di Tomas Berdych che nonostante i 16 punti totali in meno (169 a 185), ha avuto la meglio sulla giovane stella Aleksander Zverev.
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