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Psicodrammi e match point annullati, ma Lorenzi batte Chiudinelli e fa 1-0

Simone Eterno

Aggiornato 04/03/2016 alle 19:42 GMT+1

Al senese ci vogliono quasi 5 ore e 3 match point consecutivi annullati per vincere una partita in cui conduceva 2 comodi set a zero. Alla fine però Lorenzi passa anche grazie ai crampi di Chiudinelli nel momento chiave: finisce 7-6 (14), 6-3, 4-6, 5-7, 7-5. Italia che sale quindi 1-0 sulla Svizzera nel primo turno della Coppa Davis 2016

Paolo Lorenzi Coppa Davis

Credit Foto LaPresse

Paolo LORENZI b. Marco CHIUDINELLI 7-6 (14), 6-3, 4-6, 5-7, 7-5
E pensare che la vogliono riformare a tutti i costi… Nessuno tocchi la Coppa Davis! Non levateci una competizione così, dove tra il 54 e il 146 del mondo può venir fuori una partita da 4 ore e 43, un tiebreak da 30 punti, 3 match point consecutivi annullati e chi più ne ha più ne metta.
Partita d’apertura, condizione di grande favorito, il quasi obbligo a portare via il punto ma anche un avversario che, in eventi ufficiali, l’aveva sempre battuto (seppur ormai sia storia di 6 e 7 anni fa). C’erano tutte le insidie del caso dietro il primo singolare tra Italia e Svizzera che apriva il World Group di Coppa Davis 2016, e Paolo Lorenzi se n’è ben accorto. Il senese infatti è caduto a piè pari in tutte le insidie che questa particolare competizione si porta dietro e, giusto dirlo, se non fosse stato per i crampi del coetaneo Marco Chiudinelli, forse saremmo qui a raccontarvi tutt’altra storia.
Eh sì perché Lorenzi, che questa partita l’ha avuta in mano, ha rischiato sul serio di buttarla dalla finestra, andando a complicare quello che per l’Italia sarebbe probabilmente diventato tutt’altro weekend. Dopo aver vinto infatti un primo set tiratissimo – tie-break chiuso per 16 punti a 14 annullando a Chiudinelli un totale di 6 set point – Lorenzi, forte di un momento che lo vede comunque a ridosso del best ranking in carriera, non ha chiuso. Il riferimento è ovviamente al 4-4 del terzo set, con il senese incapace di sfruttare la palla break che l’avrebbe portato a servire per il match e chiudere, con quasi 3 ore d’anticipo, ogni discorso.
Ed è lì allora che è cambiato il vento del tranquillo pomeriggio pesarese. Come spesso accaduto in questa competizione, Chiudinelli ha iniziato a giocare più libero, dimostrandosi ottimo colpitore e “inguaiando” non poco un Lorenzi incapace di leggere tutti i pericoli della situazione. Messo in ritmo, il basilese amico di Federer ha portato via il break anche sul finale di quarto, portando così ogni discorso dentro la battaglia – senza più schemi – del quinto set.
Qui si è visto di tutto. Da un Lorenzi incapace di prendersi il break in avvio alla contrattura alla coscia – oltre a tutti i fantasmi del caso – che ne limitavano il rendimento; ma anche il dramma di Chiudinelli. Lo svizzero, assolutamente più in partita di Lorenzi, è scappato fino al 5-2, ma è sul più bello che arrivavano i crampi in grado di rimettere sul 4-5 l’avversario. Facile sorpasso Lorenzi, quindi? Nemmeno per idea. Il senese entrava in psicodramma nei primi 3 punti del decimo turno di servizio, ritrovandosi così davanti a un Chiudinelli fermo ma con 3 match point consecutivi. Respiro profondo, risalita, game chiuso per il 5-5 e solo da lì l’effettivo finale arrivato in sorpasso.
A 34 anni Lorenzi è così riuscito a vincere il primo match della carriera al quinto set. E’ un punto chiave per l’Italia che, giusto ricordarlo, in casa e contro una svizzera priva di Federer e Wawrinka (il primo fermo per infortunio, l’altro su un volo verso il deserto della bassa California), non può proprio permettersi di mancare l’obiettivo.
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