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Hyeon Chung vince la prima edizione delle Next Gen ATP Finals: sconfitto Rublev in 4 set

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Aggiornato 12/11/2017 alle 01:57 GMT+1

Il sudcoreano rimonta il talento russo e si aggiudica il torneo milanese grazie alla sua solidità: 3-4(5), 4-3(2), 4-2, 4-2 in un'ora e 57 minuti.

Hyeon Chung, Next Gen ATP Finals 2017

Credit Foto Getty Images

È la vittoria della regola sul talento. A 21 anni Hyeon Chung si aggiudica la prima edizione delle Next Gen ATP Finals e lo fa con un percorso netto che vale un bel bonus di 390mila dollari di montepremi. Solidità, tenuta mentale e preparazione fisica compongono il mix del sudcoreano, un giocatore che ha saputo superare l'estro e i picchi di rendimento dei pari età più quotati, l'ultimo dei quali Andrey Rublev, testa di serie numero 1 e sconfitto due volte tra Round Robin e match decisivo.
Non basta al russo un primo set caratterizzato da poderose accelerazioni di dritto, la cifra stilistica del suo tennis e la chiave di un primo tie-break portato a casa nonostante l'1-3 di svantaggio. Nel primo game del secondo parziale, il passante di dritto del 20enne di Mosca fa venire la pelle d'oca al pubblico di Milano incutendo timore a Chung nella sua prima discesa a rete dell'incontro. Il break, poi confermato con il 2-0 e il 3-1, potrebbe sancire la resa del sudcoreano, soprattutto per la formula veloce dell'esperimento che, una volta perso il servizio, rende i set quasi irrecuperabili per chi rincorre. Dopo un inside-out di dritto da cineteca, il numero 37 del mondo, però, fa rientrare in partita l'avversario. All'improvviso Chung sale sul treno della rimonta e chiude nettamente il secondo tie-break ringraziando la ditta russa per i troppi gratuiti.
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Hyeon Chung – Andrei Rublev

Credit Foto Getty Images

Sull'onda lunga del set vinto, il numero 54 del ranking ATP mette la freccia anche nel terzo ma si fa riacciuffare da Rublev sul 2-2. Il punto secco del 3-2 manda Chung a servire per salire 2 set a 1 e il ragioniere di ghiaccio non spreca l'occasione tra un urlaccio del russo e quella rabbia pugilistica sfogata sull'attrezzo del mestiere.
A decidere il primo game del quarto set è uno scambio lungo e bellissimo, un punto secco di nuovo vinto da Chung per la resa del gemello diverso di Zverev. Il 2-3 allunga di qualche minuto la contesa, il canto del cigno di un tennista che ha toccato picchi di rendimento altissimi soprattutto nel match con Shapovalov. Oggi, però, celebriamo il vincitore e il sudcoreano, con la sua robotica sicurezza, trionfa 3-4(5), 4-3(2), 4-2, 4-2 in un'ora e 57 minuti. Milano saluta così la prima rassegna del tennis dei giovani ma è solo un arrivederci perché potrà ospitare l'evento per altri quattro anni. Il talento si ripresenterà presto nel capoluogo lombardo e magari la prossima volta sconfiggerà la regola.
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