La miglior finale possibile: Zverev supera Cilic e trova Nadal

Terza finale consecutiva, 13esima partita di seguito vinta sul rosso. In più la possibilità di sfidare il migliore di tutti, Rafael Nadal, nella finale di domani. Ecco perché quella tra Zverev e Nadal è la miglior finale possibile. Quella tra i due più forti. Almeno su questa superficie in questo momento.

Si è dovuto arrendere Marin Cilic, che ha giocato senza dubbio un buonissimo match, ma che ha come sempre rivelato la propria natura sul più bello: ovvero quello di giocatore poco incline a vincere i punti pesanti. Quelli che contano.

Così è stato soprattutto nell’infinito tie-break del primo set, quello terminato 15-13 a favore di Zverev dopo quasi 25 minuti, ma che aveva visto Cilic più volte con la chance buona per chiudere. Sul 9-8, quando il tedesco, con i nervi a fior di pelle per una chiamata errata, aveva perso la testa e la pazienza… Ma il croato ha sparato fuori la sua occasione. O poco dopo ancora, sul 12-11 Cilic e servizio, con il tennista di Medjugorje a mancare l’occasione col proprio devastante servizio… Arrendendosi così poi per 15-13. Ma anche quella del secondo set, con Cilic avanti di un break preso in avvio, dopo che i 6 minuti di fisioterapia alla spalla destra di Zverev avevano più che altro raffreddato il tedesco.

Tutto ciò non è bastato a Cilic, rimontato sul 4-4 e poi superato definitivamente nell’ultimo game, con il 7-6, 7-5 finale che ha premiato Zverev con il 13esimo successo consecutivo sulla terra rossa ma soprattutto con la finale di domenica con Nadal.

Il tedesco avrà la possibilità quindi di difendere il titolo vinto qui lo scorso anno e di dare un seguito ai successi di Monaco di Baviera e Madrid. Di fronte, però, avrà proprio l'ostacolo peggiore: Rafael Nadal. E su questa superficie i numeri parlano chiaro: 2-0 Rafa (4-0 generale), con la lezione di qualche settimana fa in Coppa Davis a Siviglia e il 6-1, 6-1 di un anno fa a Monte Carlo. Zverev, nel frattempo, però, è tornato a vincere e convincere. Vedremo se saprà farlo, domani, nella partita più difficile per il reale banco di prova definitivo.