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Kyrgios provoca Wawrinka: "Kokkinakis è stato con la tua ragazza"

DaLaPresse

Aggiornato 13/08/2015 alle 19:31 GMT+2

Stan Wawrinka ko al secondo turno del torneo Atp Masters 1000 di Montreal; ma è il comportamento del suo avversario di turno, Nick Kyrgios a far discutere... L'australiano rivolge le sue scuse per la sua frase offensiva ma l'Atp lo multa comunque

Nick Kyrgios bepöbelte Stan Wawrinka während des Matchs beim ATP-Turnier in Montreal

Credit Foto Imago

Il comportamento di Nick Kyrgios è "inaccettabile". E' l'opinione di Stan Wawrinka, che chiede vengano adottate sanzioni contro l'australiano per i presunti commenti contro la fidanzata dello svizzero. Kyrgios ha eliminato Wawrinka nel secondo turno del torneo di Montreal, dopo il ritiro per infortunio dell'elvetico.
Ma a calamitare l'attenzione sono state le parole del 20enne australiano registrate dai microfoni di campo: "Kokkinakis è stato con la tua ragazza... Mi dispiace dirtelo, amico". Kyrgios si è difeso sostenendo di essere stato provocato. Non è bastato a placare l'ira di Wawrinka, che ha chiesto alla Atp di agire.
"E' così deludente vedere un atleta, compagno e collega, essere così irrispettoso in un modo che non avrei mai potuto nemmeno immaginare", ha commentato lo svizzero su Twitter. "Quello che è stato detto non lo direi al mio peggior nemico. Cadere così in basso non è solo inaccettabile, ma anche al di là di ogni immaginazione".

Kyrgios si scusa ma l'Atp lo multa

L’australiano finito nell’occhio del ciclone si è voluto scusare con lo svizzero attraverso un post sulla propria pagina Facebook: “Voglio chiedere scusa per il mio commento sgradevole durante la sfida contro Wawrinka. Quelle parole mi sono uscite nella foga del momento e sono inaccettabili a qualunque livello. Oltre alle scuse personale che ho rivolto a Stan, mi scuso con il pubblico che non dovrebbe assistere a scene del genere. Mi pento di ciò che ho fatto e mi prendo tutte le responsabilità di questo folle comportamento”. Le scuse non hanno evitato però la multa dell’Atp per la sua frase offensiva.
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