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Matteo Berrettini: "Tornerò a Phoenix, non giocherò a Indian Wells. Non sono sorpreso da Sinner. Maldini mi ha aiutato"

Matteo Zorzoli

Aggiornato 20/02/2024 alle 14:53 GMT+1

TENNIS - Il tennista romano in conferenza stampa via zoom: "Mi sto trovando molto bene con Roig, ha un metodo ben collaudato. Ho una scoliosi fin da quando sono piccolo, stiamo lavorando per far sí che non mi crei altri problemi. Spero di arrivare il più in forma possibile a Wimbledon, è il torneo a cui sono più legato. Sinner? Non siamo mai stati così uniti. Cosa gli ruberei? La risposta"

Matteo Berrettini

Credit Foto Getty Images

Sei mesi senza partite ufficiali, un esilio forzato causato dagli infortuni al piede che sta per finire. Matteo Berrettini, collegato via zoom con la stampa, traccia il percorso del ritorno. Il finalista di Wimbledon 2021 si sta allenando a Montecarlo e ripartirà dal Challenger di Phoenix in programma dal 12 al 17 marzo. Matteo, attuale n° 129 del mondo, farà ricorso al ranking protetto (da regolamento potrà rientrare in massimo nove tornei con la media della classifica che ha avuto durante i primi tre mesi dal suo infortunio):
"L’idea è tornare a Phoenix e Miami, non giocare Indian Wells: non saranno una o due settimane in più che cambieranno la programmazione. Voglio tornare una volta che sono pronto. Giocherò con ranking protetto. In Australia ci siamo accorti che non ero pronto per performare. Sono spuntate 3-4 cose, abbiamo scelto di ripartire da zero. Dagli US Open non mi sono mai allenato un mese di fila. Ho dubitato di poter rientrare. Spero di arrivare il più in forma possibile a Wimbledon, è il torneo a cui sono più legato".

Sulla nuova collaborazione con Roig

"Mi sto trovando molto bene con Francisco. È un allenatore molto tecnico, stiamo lavorando tanto anche su come colpire la palla. Non c’è un’area su cui ci stiamo concentrando in particolare, ma cerchiamo di curare tutti i dettagli. Non è solo servizio, dritto o rovescio, ma un lavoro più generale. È un nuovo stimolo, mi sento ancora abbastanza giovane e ho grande energia. Il nuovo team mi ha fatto tantissimi test per capire se ci fossero problemi alla base. Il tennis è uno degli sport più stressanti in assoluto. Fortunatamente non sono usciti tanti deficit, anche se è emerso che ho una scoliosi molto forte da quando sono piccolo. Stiamo lavorando molto da un punto di vista posturale. Sono pronto per tornare, manca poco".
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Matteo Berrettini

Credit Foto Getty Images

Sul momento più difficile e sul rapporto con Maldini

Il momento più difficile è stato dopo lo US Open. Per la prima volta nella mia vita facevo fatica a fare fisioterapia, mettermi sul lettino e tutte queste cose, era uno sforzo più grande di me. Mi trascinavo fuori di casa, ma mancavano proprio le energie mentali. Ho cercato di pormi le domande giuste anche insieme a Vincenzo, che allora era ancora il mio allenatore, e ci siamo resi conto che sia io che lui avevamo bisogno di stimoli diversi. C’era bisogno di un cambio di rotta: non è che non andasse bene, ma alcune volte nella vita bisogna sterzare di colpo. Rincorrerò il mio sogno di tornare a giocare a Roma, sono due anni che manco e ho tanta voglia di tornarci. Il sogno è ancora quello di alzare un trofeo importante, ma so che bisogna partire dal basso. Mi hanno rigirato come un pedalino in questo periodo per risolvere i miei problemi fisici. Paolo Maldini mi ha aiutato: abbiamo parlato di problemi e differenze tra sport individuali e di squadra. Mi ha fatto capire che ho ancora tanto da dare. Parlo anche con Alessio Sakara (arti marziali, ndr)

Sulla carriera

"Rifarei tutto uguale perchè se guardo indietro nella mia carriera sorrido. Tutto quello che ho fatto per me è una vittoria. Si può sempre migliorare, ma nella mia vita ho vissuto così tante situazioni in cui mi sono sentito fiero che sono felice così. Non cambierei nulla".
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Matteo Berrettini con Jannik Sinner e Lorenzo Sonego durante le finali di Coppa Davis 2023

Credit Foto Getty Images

Su Sinner

“Provo come sempre grandissima stima per Jannik, la prima volta che ci ho giocato a Montecarlo mi ero accorto che il ragazzo era speciale. Da una parte mi sorprende dall’altra no. Ci scriviamo spesso, forse non siamo mai stati così uniti. Mi sta dando una mano, sto cercando di prendere spunto anche dalla sua routine. Il segreto del tennis italiano è che ci stimoliamo a vicenda. Cosa ruberei a Sinner? La risposta

Sulla vita privata

“Io e Melissa Satta non stiamo più insieme. Abbiamo avuto un rapporto bellissimo, intenso. Non andrò oltre questo. La devo ringraziare per i mesi bellissimi”
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